Pozzallo – "Si è appena concluso lo sbarco dei 406 migranti che, a bordo della Sea Watch 3, sono giunti dopo tanta sofferenza nel porto di Pozzallo". Lo annuncia il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna. "Ancora una volta Pozzallo è identificato come "Pos", porto sicuro, grazie alla struttura di accoglienza e al lavoro delle forze dell'ordine e di quelle sanitarie che garantiscono lo svolgimento in sicurezza delle operazioni di sbarco. La quarantena avverrà a bordo della "Gnv Azzurra", ad esclusione dei minori destinati alle strutture di prima accoglienza loro dedicate.Come non tenere conto, su questo argomento, delle dichiarazioni di oggi di Papa Francesco che dalla finestra del Palazzo Apostolico in Vaticano ha chiesto "priorità al soccorso di vite umane in mare" ed ha invitato tutti i cattolici del mondo a non restare indifferenti davanti a questo dramma.
Dal fronte laico, fa il paio con le dichiarazioni del Santo Padre, la sentenza del Tribunale di Agrigento che sancisce che non commette reato chi effettua il salvataggio in mare di migranti e li conduce in un luogo sicuro. È di queste ore la notizia, purtroppo, di due imbarcazioni a largo della Libia in difficoltà per il mare in tempesta e pare addirittura che con una di esse si siano interrotti i contatti. Eppure, nonostante tutto questo, l'emergenza migranti non è stata ancora posta come punto prioritario all'interno dell'agenda dei lavori del Governo nazionale, ritardo attenuato dall'impegno continuo e costante del Ministro degli Interni Lamorgese, né tantomeno ha trovato spazio nelle discussioni in ambito europeo. È vero, è stato messo un freno dalla Comunità Europea al passaggio dalla costruzione di steccati ideologici all'edificazione di veri e propri muri a difesa dei confini nazionali, ma è ancora poco.
Il compito di uno stato democratico o di una comunità internazionale non è difendersi dagli ultimi, dalla povera gente che scappa dalla guerra, dalle persecuzioni, dalla fame, dalla disperazione, ma quello di privilegiare umanità e solidarietà nei confronti di chi ha bisogno, a difesa dei valori della democrazia.