Comiso – A 360 gradi la solidarietà al sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, fatto oggetto di una squallida lettera di minacce di morte. Il suo collega ragusano Peppe Cassì scrive “conoscendo il Sindaco di Comiso sono certo che le minacce gravi, violente, sessiste che ha ricevuto, avranno l’effetto opposto agli intenti del suo anonimo e vile concittadino: ne trarrà forza per continuare il suo lavoro per il bene della sia città. A Lei va la solidarietà mia e di tutta la comunità ragusana. L’episodio accaduto mi induce una riflessione. “Il sindaco è il mestiere più ingrato che ci sia.
Sei sulla graticola per tutto il mandato e anche oltre, sei il politico più esposto al giudizio, al pregiudizio e alla rabbia della gente, sempre in prima linea; sei nel mirino dei magistrati e degli inquirenti, sei il capro espiatorio di tutti i problemi e i fatti che succedono nel tuo comune di competenza, sei sospettato di ogni furto, abuso e abominio accaduto nel tuo territorio, sei colpevole di ogni marciapiede, ogni buca e ogni cassonetto, perfino dei cinghiali in centro o di uno stupro in periferia”. La descrizione che Marcello Veneziani dà al mestiere del sindaco coglie perfettamente nel segno. Le amministrazioni locali oggi sono il “fronte” di una politica percepita sempre più distante dai cittadini; l’ultimo ingranaggio di un complesso meccanismo che parte da Roma e arriva fino ai quartieri di ogni città. Sono però i sindaci a dover porre rimedio ai problemi più immediati della gente e ad essere attaccati in quanto identificati con il potere politico nel suo complesso.
Alla base della spregevole lettera di insulti inviata a Maria Rita Schembari c’è senza dubbio ignoranza, ma vi si coglie anche, a mio giudizio, il frutto di un’esasperazione dei toni ormai insopportabile, “l’effetto mediatico della società sguaiata che passa da alcune trasmissioni sboccate e aggressive, irriverenti verso il potere”. A maggior ragione chi ricopre ruoli politici a tutti i livelli deve essere consapevole dell’importanza del linguaggio e della necessità di utilizzarlo con responsabilità. Nei talk show come sui social, la cosa pubblica non è più un bene di cui prenderci cura insieme ma un terreno di scontro, dove alla riflessione e all’approfondimento dei temi si antepone l’insulto e l’attacco personale. Tutto ciò può avere l’effetto di condizionare menti fragili, prive di capacità critica, accecate magari da un disagio personale il cui colpevole è fatalmente il politico di prossimità, quello che magari conosci per averlo visto in giro per la città. Abbassiamo i toni e il volume.
A urlare, in genere, è proprio chi, avendo poco da dire, cerca comunque come può di attirare l’attenzione degli altri. E proviamo a pensare la politica come una cosa di tutti, fatta da amministratori e cittadini che si rispettano e che lavorano per gli stessi obiettivi”. Da parte sua Italia viva di Comiso, per bocca di Salvo Liuzzo, componente del comitato nazionale del partito, commenta “siamo indignati da tanto livore e accanimento personale. No, non è questa la città che immaginiamo, non è questa la città di Bufalino e Fiume, non è questa la città dove il confronto democratico dovrebbe prevalere su tutti e su tutto. Atti del genere ci fanno piombare indietro di decenni. Significa che occorre uno sforzo comune per ricostruire una coscienza collettiva che sia degna di questo nome”. Liuzzo ha già informato della delicata questione il sottosegretario del ministero dell’Interno, on. Ivan Scalfarotto.
Anche la coordinatrice provinciale di Italia Viva, Marianna Buscema, con il coordinatore cittadino di Comiso, Vincenzo Maggio, e tutti i coordinatori cittadini di Iv della provincia di Ragusa esprimono vicinanza al primo cittadino casmeneo e auspicano che possa essere attivata la dovuta vigilanza da parte delle forze dell’ordine a garanzia del sindaco”. Anche Nino Minardo, segretario regionale della Lega esprime “la massima solidarietà e vicinanza al sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, per le minacce e gli insulti di inaudita violenza e volgarità di cui è stata vittima. Alla lettera infame che ha ricevuto il sindaco ha già risposto pubblicamente nel migliore dei modi assicurando che non si lascerà intimorire e proseguirà nel suo lavoro. Tutti noi siamo con lei". A questo coro di dichiarazioni solidali, si aggunge la voce di Andrea La Rosa, presidente del movimento politico Sviluppo ibleo e responsabile provinciale Enti locali della Lega di Ragusa,che dichiara “siamo accanto al sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, dopo le minacce di morte subite dalla stessa. Minacce penose e squallide oltre che inaccettabili. Siamo certi che anche a fronte di tutto ciò l’impegno della città da parte del primo cittadino casmeneo non si fermerà. Anzi, sarà più forte e determinato di prima. Auspichiamo che le forze dell’ordine possano individuare i responsabili di questo gesto esecrabile. E invitiamo le stesse a monitorare con la massima attenzione l’accaduto per individuare gli eventuali responsabili”. (da.di.)