Ragusa – Niente da fare per la Virtus Kleb Ragusa, al Pala Moncada passa la Fotitudo Agrigento.La Virtus Kleb Ragusa va a Porto Empedocle per affrontare al Pala Moncada la Fortitudo Agrigento. Il match è dedicato alla memoria di Haitem Fatallah, il giovane 32enne deceduto una settimana fa a Reggio Calabria. Momenti di grande commozione hanno pervaso tutta la struttura agrigentina al ricordo del giocatore scomparso. Per l’occasione il club locale ha aperto le porte del palazzetto a tutti per permettere a quante più persone di assistere alla partita e ricordare Haitem. Inoltre è stato possibile poter fare una donazione il cui intero ricavato andrà alla famiglia Fatallah per poter realizzare #isognidiHaitem.
A bordo parquet era presente la famiglia del cestista che ha ricevuto i fiori dal presidente Moncada, dal capitano agrigentino Chiarastella e dal giocatore virtussino Rotondo. È stato letto un pensiero per Haitem che abitava proprio a pochi passi dal Pala Moncada e l’emozione ha lasciato spazio alla commozione generale. Infine la maglia di Fatallah numero 13 è stata innalzata sul tetto del palazzetto in suo onore. Palla a due e si inizia in velocità. Le due compagini di gioco partono con il piede sull’acceleratore. C’è voglia di fare bene e di portare i due punti nel proprio forziere. Inizia Grande a bucare la retina mettendo dentro un tiro prima dall’area e poi da fuori. Sorrentino risponde dall’altra parte con una tripla dall’angolo. A questo punto i padroni di casa vogliono imprimere subito un vantaggio sugli ospiti e così grazie ad azioni ben congeniate sotto le plance Morici, Lo Biondo e Chiarastella portano subito la propria squadra avanti.
La Virtus Kleb Ragusa comincia ad inseguire e riesce a tallonare i padroni di casa alla fine del primo quarto grazie a Da Campo e Picarelli. Nel secondo periodo gli agrigentini riescono a stare avanti anche se inseguiti a breve distanza dagli iblei. Peterson si rende protagonista di una schiacciata che dà carica alla sua squadra così come Bruno che dal pitturato diventa pericoloso. Tra le file ragusane Picarelli, Rotondo e Ianelli con un gioco più fluido e dinamico provano a vìolare la difesa avversaria ma non riescono nell’aggancio. Al ritorno dal riposo lungo dopo una prima azione di Agrigento il gioco si rallenta notevolmente e si assiste ad un’inerzia che dura più di 4 minuti con il tabellone che segna lo stesso risultato (53-38). A sbloccare il periodo ci penserà Simon con un tiro realizzato dalla media. I padroni di casa a questo punto con un gioco corale del quintetto in campo cambia marcia e prende il largo distanziando gli ospiti e creando un solco molto profondo. I ragusani non mollano la presa ma non riescono a trovare la retina facilmente.
L’ultimo quarto è un gioco alla rincorsa per i ragazzi di coach Bocchino che fino all’ultimo provano a rimontare e accorciare il gap raggiunto dai locali. Agrigento rimane lucida e compatta e avanza così verso la vittoria finale con il risultato di 89 a 64. «Oggi è stato commemorato – le prime parole post match di coach Bocchino – Haitem Fatallah ed è stato un momento davvero toccante. Vedere i volti dei ragazzi che ci hanno giocato insieme e che sono cresciuti cestisticamente nello stesso posto ha davvero emozionato tutti i presenti. Parlando della gara posso dire che abbiamo giocato a sprazzi e che Agrigento ha meritato la vittoria. Abbiamo provato a restare in partita ma gli errori che abbiamo commesso non hanno permesso di avanzare come speravamo. Sono convinto che le sconfitte aiutano a migliorare e a crescere. Adesso resettiamo tutto e torniamo in palestra per allenarci e lavorare per crescere come gruppo. Tra una settimana ci aspetta la partita in casa con Avellino e dobbiamo farci trovare pronti».