Tra i tanti bonus previsti dal Governo e finalizzati a migliorare lo stato delle abitazioni degli italiani, rientra anche quello relativo alla ristrutturazione del bagno. Una misura importante, in considerazione del fatto che si tratta di uno degli ambienti della casa che richiede rivisitazioni periodiche oltre che lavori a livello strutturale, vista la presenza degli impianti idrici. Oggi ristrutturare il bagno usufruendo di un bonus è un’occasione da non lasciarsi sfuggire e che prevede diversi incentivi, tra i quali la detrazione al 50%; il bonus mobili; il superbonus 110%. Per ciascuno di questi sono indispensabili determinati requisiti senza i quali non è possibile accedere alle agevolazioni.
Bonus ristrutturazione bagno
Anche i lavori di ristrutturazione dei bagni sono interventi che possono godere di alcune agevolazioni fiscali; è stata l’ultima legge di Bilancio a confermare questa ipotesi andando ad inserire anche i bagni tra gli ambienti della casa per i quali le ristrutturazioni possono prevedere misure di sostegno. Si parla in particolare della detrazione Irpef del 50% per un tetto massimo di 96mila euro ci costo sostenuto (quindi il massimo da detrarre è 48mila euro). Come per tanti altri interventi di questo genere, il consumatore può decidere di usufruire di tale bonus anche immediatamente, quindi con sconto in fattura e cessione del credito: in questo caso andrebbe a pagare direttamente il 50% del costo preventivato senza poi portare niente in detrazione.
A chi rivolgersi per lavori ristrutturazione bagni?
A chi rivolgersi per effettuare lavori di ristrutturazione dei bagni? Direttamente a servizi di idraulica, come nel caso di SK, idraulico a Milano. Per poter usufruire di questo bonus ristrutturazione bagni è necessario effettuare al proprio comune di residenza una CILA, Comunicazione di inizio lavori asseverata. Si tratta di una comunicazione preventiva da presentare presso l’Ufficio Tecnico del Comune dove si trova l’immobile in cui verranno eseguiti i lavori. Questo nel caso di lavori di manutenzione straordinaria, quindi con sostituzione degli impianti (o loro messa in sicurezza), gli unici che rientrano nell’elenco dei lavori che prevedono il bonus; viceversa nel caso di interventi più leggeri, come ad esempio cambio dei sanitari, si parla di manutenzione ordinaria per la quale non è previsto il bonus.
Manutenzione ordinaria e straordinaria
Quand’è che si può parlare di manutenzione ordinaria e quando, invece, di manutenzione straordinaria? Se si procede a semplice sostituzione di piastrelle del bagno, cambio rubinetteria, o tinteggiatura delle pareti, sono tutti interventi di manutenzione ordinaria. Viceversa nella manutenzione straordinarie rientrano interventi più grossi come nel caso della sostituzione degli impianti idrici, la loro messa a norma. Questi ultimi sono considerati interventi detraibili in base al bonus mentre i primi non lo sono. A fare la differenza anche in questo caso sono interventi che possono essere definiti come trainanti: se si procede a sostituire gli impianti idrici, che sono detraibili, dovranno necessariamente essere rimosse anche le piastrelle, in quanto fungono da rivestimento agli impianti stessi, e i sanitari. Sia gli uni che gli altri dovranno poi essere installati nuovamente.