Ragusa – In una Ragusa piovigginosa, plumbea e triste del 31 ottobre, mentre i più giovani si apprestavano a festeggiare la notte di Halloween e i più grandi piuttosto si preparavano al malinconico compito di ricordare i propri defunti, ecco arrivare una riflessione di Mario Chiavola capogruppo PD in consiglio comunale, riflessione che se possibile ha accresciuta la tristezza, questa volta sulle sorti della città. Sì perché l'elencazione nuda e cruda di Chiavola è nient'altro che una presa d'atto di come, alla continua e roboante proposizione da parte dell'amministrazione di realizzazioni ed interventi miracolistici, alla prova dei fatti corrispondano deludenti risultati. E che il governo della città abbia persino indicato la data del 31 ottobre per il completamento di parecchie di tali opere , permette a Chiavola di affermare "siamo arrivati al giorno 31 e non c’è ombra delle consegne previste.
A questo punto è lecito domandarsi se sono gli amministratori che prendono in giro i cittadini con annunci farlocchi oppure gli amministratori sono in mano di imprese spregiudicate che se ne sbattono dei tempi di consegna” lanciando contemporaneamente anche un allarmante segnale “peraltro in un contesto strano fatto di appalti che vanno a finire quasi sempre a ditte di fuori provincia, si mormora con la regia di un faccendiere che coordinerebbe appalti e subappalti, naturalmente, manco a dirlo, nella piena legalità e legittimità”. Fatte queste premesse Chiavola prosegue “in una conferenza stampa, il 2021 doveva essere l’anno dei cantieri, a Ragusa. Se ne sono visti pochini. Il mese di ottobre doveva essere, secondo le dichiarazioni dell’amministrazione, quello della conclusione dei lavori in piazza del Popolo, possibilmente con la consegna del restauro della Stele all’Unità d’Italia, in coincidenza con le commemorazioni di inizio novembre.
Entro il mese era anche prevista la posa del tappetino di erba sintetica nella rotatoria di contrada Mugno, per completare l’opera. Siamo arrivati al giorno 31 e non c’è ombra delle consegne previste”. Il capogruppo dem analizza poi i dettagli “nulla si muove anche per le cose più semplici, ennesima consegna dei lavori in pompa magna, per le opere di connessione della metroferrovia, 120 giorni il tempo previsto, ma non c’è ombra di maestranze sul posto. Nulla si muove per la metroferrovia, nulla per l’area dell’ex scalo merci nonostante l’avvenuta consegna del masterplan. La vallata Santa Domenica, (cooperativa o non cooperativa) non si apre alla pubblica fruizione, stessa sorte per il parcheggio di San Paolo. Le ultime notizie per il parcheggio pluripiano di via Peschiera, a Ibla, davano la pratica per un rinnovato parere richiesto, al Genio Civile: considerato quello che si è ascoltato in consiglio comunale a proposito dei tempi di esitazione delle pratiche al genio Civile, è lecito pensare che siamo nelle grinfie di un altro mostro regionale, come pare stia accadendo per il Giardino degli Angeli.
Della stessa famiglia della Soprintendenza che ancora si trastulla con i lavori per il nuovo Museo Archelogico e con quelli dell’allestimento museale relativo. A livello di barzalletta la scala di emergenza del Museo di via Natalelli, imperscrutabili le preparazioni per i lavori sulla ex biblioteca. Tutto fermo a Marina di Ragusa per i lavori di riqualificazione del lungomare Andrea Doria, ci si diverte fra piste ciclabili sentieri antichi da ripristinare, dopo quelli che dal Carmine portano a San Paolo e quello che dal santuario della Madonna delle Grazie porta al cimitero centrale (inaugurazione prevista il 2 novembre alle 9 n.d.r.), stiamo attrezzando quello che dal G.B. Odierna ci porterà a cava Gonfalone, tutte arterie pedonali di grandi flussi”. A fronte di questo desolante quadro appena tracciato, a Mario Chiavola non è imasto altro da dire “che il signore ce la mandi buona”. (da.di.)