VENEZIA – Rimonte e controrimonte al Penzo nel lunch match della 12ª giornata tra Venezia e Roma. Alla fine la spuntano i lagunari che conquistano tre punti fondamentali in chiave salvezza. Mastica amaro la formazione capitolina che all’intervallo vinceva 2-1 con le reti di Shomurodov e Abraham ma al triplice fischio è sotto 3-2: il rigore di Aramu e il contropiede perfetto di Okereke danno seguito al gol lampo di Caldara. Roma a trazione anteriore ma è il Venezia a passare alla prima occasione. Al 3′ punizione dalla trequarti battuta da Aramu e inserimento vincente di Caldara che con la zampata tocca quanto basta per indirizzare dove Rui Patricio non può arrivare. Immediata la reazione giallorossa e dopo neanche 200 secondi l’arbitro Aureliano indica il dischetto per un contatto tra Haps e Abraham.
Un lungo consulto con il Var porta al cambio di decisione: no rigore ma fuorigioco di Pellegrini. La gara assume quindi un copione ben delineato con la Roma che spinge e il Venezia che riparte sfruttando la velocità di un Okereke per due volte pericoloso in contropiede. Shomurodov sfiora il pari con un sinistro a giro dal limite, poi il palo di Abraham e i tentativi di ribattere in rete falliti da El Shaarawy e Veretout. Nel finale di tempo il forcing capitolino viene premiato e in quattro minuti arrivano due gol: pareggia Shomurodov e in pieno recupero competa la rimonta Abraham. Nella ripresa, il Venezia sembra alle corde ma il contatto in area Roma tra Cristante e Caldara rimette in carreggiata i lagunari: rigore e trasformazione di Aramu che incrocia e spiazza Rui Patricio.
Incassato il 2-2, i giallorossi sfiorano per due volte il gol con Abraham ma poi si fanno sorprendere dal perfetto contropiede di Okereke che vale il controsorpasso e il 3-2 finale che fa esultare solo il Venezia.