Comiso – Saranno piantumate venerdì 12 novembre, con una cerimonia pubblica, le fioriere della piazza di Pedalino dalle quali erano state rubate qualche settimane fa le piante di Cigas. Se ne occuperanno gli studenti dell’Istituto comprensivo “ Gesualdo Bufalino” di Pedalino . “Un segnale confortante che arriva proprio dalle nuove generazioni”. Dichiarazioni dell’assessore Giuseppe Alfano e della DS Romina Bellina. “ Lo avevamo promesso a costo di acquistare le piante di tasca nostra – commenta l’assessore Alfano – per ridare alla frazione comisana il dovuto decoro e, soprattutto, per dare un segnale forte a chi pensa di potere agire a danno della comunità con atti vili. Le Cigas erano state rubate da alcuni soggetti che credevano di potere agire indisturbati senza invece rendersi conto di essere stati ripresi dalle video camere di sorveglianza di alcuni esercenti della piazza ai quali reitero la mia gratitudine per l’immediata collaborazione.
Ma come avviene in una comunità in cui dimora il senso civico ed il rispetto per ciò che è pubblico, quindi di tutti, è arrivata l’iniziativa dell’istituto comprensivo “G. Bufalino”, egregiamente coordinato dalla DS dott.ssa Romina Bellina, che venerdì sarà in piazza per piantumare le fioriere. Un segnale confortante – aggiunge Alfano – che arriva proprio dalle nuove generazioni”. “A seguito del furto – spiega la DS Romina Bellina – la scuola ha deciso di dare il proprio contributo attraverso un progetto di service learning che si inserisce in un più ampio progetto di educazione civica, ossia di apprendimento al servizio della comunità. La scuola quindi – ancora la Bellina – ha scelto di coinvolgere i propri alunni attraverso la piantumazione di 9 piante in sostituzione di quelle trafugate. Saranno coinvolte le quinte classi della scuola primaria e le terze classi della scuola secondaria.
In una società in cui la scuola rappresenta il primo presidio di legalità – conclude la Dirigente Scolastica – è chiaro che non si poteva rimanere indifferenti dinnanzi a tale scempio ed era dunque doveroso, coinvolgere i ragazzi attivamente perché tutta la comunità sentisse forte e chiara la voce dei piccoli , della scuola, e di conseguenza di tutta la comunità educante. Le piante – conclude la dott.ssa Bellina – sono state acquistate e messe a disposizione attraverso risorse interne all’istituto”.