Ragusa – E’ un segnale d’allarme molto serio quello che il capogruppo 5 stelle al Comune di Ragusa, Sergio Firrincieli lancia a proposito della presenza di “rifiuti speciali nei campi di San Giacomo in seguito ad attività di bonifica da infiltrazione di idrocarburi” e relativamente alla quale ha annunciato una interrogazione all’indirizzo del sindaco in cui chiede “da quanto tempo va avanti questa situazione e quali sono i rischi che corre il territorio circostante?” in quanto “è una questione molto delicata da cui ci attendiamo risposte precise”. Poi Firrincieli spiega i dettagli “è da circa due mesi, a quanto ci risulta, che si sarebbe verificata una perdita di olio e di altre sostanze da un oleodotto che transita sul territorio ibleo sino a raggiungere Augusta.
Il guasto all’altezza del territorio di San Giacomo dove, infatti, una ditta specializzata si sta occupando di recuperare all’interno di sacchi specifici quella parte di terreno che sarebbe impregnata della sostanza fuoriuscita dalla conduttura”. Poi seguono le considerazione dell’esponente consiliare grillino “ora, dando per scontato che, in quanto tutto sta avvenendo alla luce del sole, sia la società proprietaria dell’oleodotto quanto la società specializzata incaricata dell’operazione stiano conducendo le procedure al meglio delle loro possibilità per evitare disagi di ogni genere, con scavi tutt’attorno alla tubazione al fine di effettuare la bonifica da infiltrazione di idrocarburi, la domanda che rivolgo al sindaco è da quanto tempo, effettivamente, sta andando avanti questa situazione, quando ce ne siamo accorti di queste perdite d’olio e qual è l’eventuale danno che le stesse hanno potuto produrre nell’ambiente. In particolare, vorremmo capire quali gli eventuali rischi per le falde acquifere sottostanti e se sono stati effettuati saggi per capire sin dove questo inquinamento è riuscito a penetrare”.
Ma Firrincieli incalza con un’altra domanda “perché questi sacchi (quelli contenenti il terreno impregnato n.d.r.), per i quali tra l’altro è stata predisposta, con l’ausilio della vigilanza privata, una sorveglianza h24 non sono stati smaltiti nell’immediato in apposite piattaforme di stoccaggio? Perché lasciarli lì per tutto questo tempo? Non è una immagine che rende onore al nostro paesaggio. Ben venga l’attività tuttora in fase di svolgimento, ma siamo sicuri che la stessa serva ad evitare ogni tipo di problema di carattere ambientale? Ci aspettiamo che la salute del territorio sottostante, delle falde acquifere, o eventuali torrenti che potrebbero essere stati contaminati, non sia stata compromessa. Chiediamo al sindaco di chiarire e speriamo che il problema sia stato circoscritto in tempo anche perché parliamo di una delle zone rurali più lussureggianti del nostro territorio comunale”. (da.di.)