Da domani in Sicilia obbligo della mascherina all’aperto dai 12 anni in su, ulteriori restrizioni per i voli in arrivo da Sudafrica ma anche Egitto, Turchia e Israele e tamponi molecolari e non più brevi – per i migranti dopo l’eventuale quarantena. Come anticipato nelle scorse ore, è arrivata l’ ordinanza di cinque articoli, firmata pochi minuti fa dal presidente della Regione, Nello Musumeci. “Ho firmato mezz’ora fa – ha detto Musumeci a SkyTg24 – Ho adottato il provvedimento dopo avere ascoltato le autorità sanitarie”. L’ordinanza entrerà in vigore nelle prossime 24 ore.
Covid Sicilia: la situazione
Il numero dei nuovi positivi negli ultimi due giorni è stato stazionario ma ciò che preoccupa sono da un lato, gli inevitabili assembramenti nelle vie e piazze dello shopping e dall’altro, la movimentazione tra una regione e un’altra con tanti giovani studenti e lavoratori che per le feste ritornano in Sicilia. Anche lo scorso anno ci furono ordinanze ad hoc. Storiche rimarranno le scene del marzo 2020 quando tantissima gente correva verso le stazioni per salire sui treni con destinazione il Sud prima della chiusura totale del governo Conte. Non siamo in quella situazione, ma la preoccupazione per l’arrivo di tanta gente dalle altre regioni, con più o meno contagi della Sicilia, preoccupa il governo che vorrebbe applicare misure già messe in atto in passato come maggiori controlli. Per quanto riguarda le mascherine all’aperto, la Sicilia si adegua ad altre regioni il cui obbligo è già scattato. In alcune città il dispositivo di protezione va indossato sempre in altre soltanto in alcune vie o piazze, come a Torino o a Firenze.
Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ha fatto sapere che i sindaci hanno chiesto al Governo di valutare l’opportunità di rendere obbligatorio l’uso della mascherina all’aperto su tutto il territorio nazionale dal 6 dicembre al 15 gennaio. “Quelli – ha spiegato – sono i giorni del Natale dove per lo shopping, per la voglia giustamente di stare insieme e di fare comunità, nelle nostre città c’è maggiore possibilità di assembramento. Se ci fosse un provvedimento nazionale, come abbiamo spiegato al Governo, sarebbe tanto di guadagnato, perché daremmo un segnale unico a tutto il Paese”. In attesa di un eventuale provvedimento da parte del governo nazionale, la Sicilia, così come altre regioni, potrebbero intervenire con ordinanze che prevedono determinate restrizioni nel territorio.
Musumeci ha anche parlato dei No Vax: “Sono convinto che nell’area “no vax” ci sia una fascia di cittadini cosiddetti non irriducibili, che per timore o insufficiente informazione. rimane diffidente. Credo che con un provvedimento drastico e restrittivo, ovviamente straordinario, potremmo recuperare questa larga fascia di indecisi. I dati dimostra che l’80 per cento dei ricoverati negli ospedali non ha fatto vaccino”.