Non tutti sanno che il bonus prima casa si può ottenere anche una seconda volta. Lo ha stabilito una sentenza della Corte di Cassazione. Ma, ovviamente, ci sono dei casi particolari in cui può venire chiesta due volte l’agevolazione.
Bonus prima casa: cos’è e a chi spetta
Si tratta di un’agevolazione che spetta a chi compra un immobile nel Comune dove risiede. Non si devono possedere altre abitazioni nella stessa città o altre abitazioni per cui si è già percepito il bonus casa.
Bonus prima casa ottenuto due volte
Un caso è quando una persona sia costretta a cambiare casa perché quest’ultima non è più idonea. Ad esempio se un immobile è stato danneggiato o distrutto da una calamità naturale oppure sottoposto ad un ordine di ristrutturazione del Comune. Il bonus prima casa può essere richiesto una seconda volta quando una coppia ha avuto figli ma non può più vivere nell’abitazione perchè troppo piccola. Altro caso si verifica quando si compra un immobile adiacente al primo per potersi allargare. Per la Cassazione, se un cittadino compra un appartamento confinante al proprio (per il quale ha usato il bonus prima casa) e abbatte le pareti divisorie per crearne uno più grande accatastato come unico, può estendere l’agevolazione anche sull’acquisto dell’immobile. La Cassazione aggiunge che, entro tre anni dalla registrazione, deve essere dato “effettivo seguito all’impegno assunto dai contribuenti, in sede di rogito, di procedere all’unificazione dei locali”.
Bonus prima casa, chi può ottenere le agevolazioni
Per richiedere le agevolazioni: il fabbricato che si acquista appartiene a determinate categorie catastali: A/2 (abitazioni di tipo civile); A/3 (abitazioni di tipo economico); A/4 (abitazioni di tipo popolare); A/5 (abitazioni di tipo ultra popolare); A/6 (abitazioni di tipo rurale); A/7 (abitazioni in villini); A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi). Altro requisito, il fabbricato si deve trovare nel comune in cui l’acquirente ha (o intende stabilire) la residenza o lavora. Infine, ultimo requisito: l’acquirente rispetta determinati requisiti (non essere titolare di un altro immobile nello stesso comune e non essere titolare su tutto il territorio nazionale di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o nuda proprietà, su un altro immobile acquistato, anche dal coniuge, usufruendo delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa).
Bonus prima casa under 36: a chi tocca e requisiti
Il bonus è riservato ai soggetti che non hanno ancora compiuto trentasei anni di età nell’anno in cui l’atto è rogitato e con un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superiore a 40mila euro annui. Inoltre, il contribuente, al momento della stipula dell’atto, deve dichiarare di avere un valore Isee non superiore a 40mila euro e di essere in possesso della relativa attestazione in corso di validità (o di aver già provveduto a richiederla in data anteriore o almeno contestuale alla stipula dell’atto). La nuova agevolazione prevede l’esenzione dell’imposta sostitutiva delle imposte di registro, di bollo, ipotecarie e catastali e delle tasse su concessioni governative anche per i giovani che costruiscono la prima abitazione. Il bonus casa under 36 e il Fondo garanzia sono cumulabili. . Vale per gli atti stipulati tra il 26 maggio 2021 e il 30 giugno 2022, prevede inoltre l’esenzione dall’imposta sostitutiva per i mutui erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili a uso abitativo. L’agevolazione non è invece applicabile ai contratti preliminari di compravendita, essendo prevista per i soli atti traslativi o costitutivi a titolo oneroso. Il bonus vale anche sulla nuda proprietà.