Pozzallo – Settimana di crolli strutturali in provincia di Ragusa. Ma quello delle tre arcate del complesso di archeologia industriale della Fornace Penna a Sampieri, da sempre conosciuta come ‘il Pisciotto’ dal nome della contrada in cui sorge e negli ultimo vent’anni entrata nell’immagginario collettivo come la ‘Mannara’ del fiction del Commissario Montalbano, non deve far dimenticare quello immediatamente precedente della torre faro del Porto di Pozzallo, a proposito della quale il sindaco del centro marinaro, Roberto Ammatiuna, come abbiamo riportato, ha usato parole forti contro il Governo regionale e contro l’assessore Falcone, che proprio quel giorno aveva compiuto un sopralluogo presso l’area portuale.
E se Stefania Campo si è indignata sul crollo della Fornace, usando la classica frase “mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata” (dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur per gli amanti della citazione in lingua originale) anche l’altro deputato regionale di opposizione, Nello Dipasquale del Pd, non è da meno sulla vicenda del crollo della torre faro al Porto di Pozzallo ed esclama “pericolo segnalato a marzo all’ARS, ignorato dal Governo” facendo questa amara cosiderazione “fa rabbia sapere che un problema segnalato per tempo all’Assemblea Regionale Siciliana, durante la discussione sulla legge Finanziaria regionale, proponendo lo stanziamento di risorse destinate alle manutenzioni e puntualmente ignorato dal Governo regionale, si è verificato causando l’interdizione di alcune aree del Porto di Pozzallo bloccandone l’attività.
Questo è il risultato della politica d’aria fritta e propaganda del presidente Musumeci e compagnia bellissima”. Dopo aver rivendicato di non aver voluto essere presente al sopralluogo dell’assessore Falcone al Porto, ritenendolo “una vera e propria passerella” il deputato dem ragusano, segretario alla Presidenza dell’ARS, incalza “ancora più rabbia monta nel pensare che proprio il giorno del crollo l’assessore regionale alla Infrastrutture era lì a Pozzallo per un sopralluogo. Non si può ignorare per anni una struttura importante come quella e poi, quasi allo scadere della legislatura, esibirsi in una sterile recita di promesse da campagna elettorale. È indecente. Perché il Governo Musumeci non ha agito quanto avrebbe potuto? A marzo, in aula, ho elencato una serie di interventi necessari per il porto, ho presentato un emendamento in merito poi bocciato dalla maggioranza, e l’unico risultato ottenuto è che una torre faro è crollata e il porto, di fatto, è chiuso. Tutto ciò non doveva accadere”. Infatti Dipasquale ricorda anche “l’ordinanza della Capitaneria di Porto di Pozzallo con la quale vengono interdette alcune zone della struttura portuale a causa del crollo”. E conclude “che rabbia, davvero e le azioni eclatanti proposte da qualcuno per agire a ‘latte versato’ dovrebbero servire, invece, a chiedere la fine anticipata di questa disastrosa esperienza di Governo”. (da.di.)