Ragusa – La proposta del Teatro stabile di Augusta, domenica scorsa, alla Badia di Ragusa, ha colto di sorpresa, in maniera positiva, gli spettatori.
Grandi emozioni, infatti, con la rappresentazione di “‘U scialli”, la tragicommedia in due atti di Mauro Italia liberamente ispirata da “‘U sapiti com’è” di Francesca Sabato Agnetta. La compagnia diretta dallo stesso Mauro Italia ha saputo toccare i registri più differenti, dal riso al pianto, garantendosi la piena partecipazione degli spettatori allo svolgimento della narrazione. Cola, il protagonista della storia, diventa l’emblema di una verità, spesso scomoda e che solo “u babbu do riuni” può sfoggiare apertamente. Il suo cuore che sprigiona affetto non è né immorale né malato, ma diretto ed estremamente sincero come il sentimento che prova per Sisidda, l’unica che non lo schernisce trattandolo a suo pari.
“Tu non si maritata ccù mia?” in una scena gli sussurra. Cola si fa stendardo di quella verità e bontà di cuore che molto spesso viene trascurata e ignorata, tralasciata da una società che mira all’apparenza e non a ciò che può dare realmente una persona. Un vortice di personaggi in una storia ridisegnata da Mauro Italia, regista della rappresentazione, che vede la netta trasformazione della Za’ Gati, mamma del protagonista, che ancora oggi riesce a rappresentare quei sani principi che spesso, in virtù della corruzione e degli inganni, vengono trascurati ed abbandonati. “Non a caso – dice il direttore artistico del teatro Badia, Maurizio Nicastro – applausi a scena aperta a conclusione di un appuntamento che ha veramente colpito l’attenzione di tutti gli interessati”.