Torna l’incubo dei pignoramenti per chi non paga entro il termine ultimo di scadenza previsto il 14 dicembre per la rottamazione ter e saldo e stralcio. Dal 15 dicembre, infatti, torna l’incubo dei pignoramenti e spunta anche l’ipotesi del pignoramento dei soldi sul conto corrente.
Per la pace fiscale c’è tempo fino al 14 dicembre 2021 ovvero il giorno in cui finisce la tregua fiscale dovuta alla pandemia da coronavirus. Si tratta di una delle conseguenze della ripartenza delle normali scadenze della Pace fiscale.
Inizialmente la proroga della scadenza delle rate era stata prevista per lo scorso 30 novembre. Poi un emendamento in Parlamento aveva stabilito un’ulteriore proroga, anche se molto breve, al 9 novembre. Ora, considerata la tolleranza dell’Erario di cinque giorni, la scadenza reale è fissata al 14 dicembre. Così, chi non dovesse aver regolarizzato la propria posizione entro quella data, dal giorno dopo potrebbe veder concretizzati gli scenari peggiori. Tra questi, anche il pignoramento dei soldi sul conto corrente.
Una mossa per la quale l’Agenzia delle Entrate non necessità di autorizzazioni giudiziarie. L’Erario ha solo il dovere di notificare l’atto alla persona interessata. Da quel momento ci sono 60 giorni per pagare ed evitare lo scenario. Un incubo per tutti i contribuenti in difficoltà.