Un livello di ferro alto nel sangue può portare ad un problema di salute che si chiama sideremia. Ma cos’è la sideremia? Si tratta di un problema che provoca anche ingrossamento di fegato e milza e spesso disturbi dell’umore e dolori articolari.
La sideremia alta è una condizione sintomatologica caratterizzata da ferro alto nel sangue (valori superiori a 150-160 mcg/dl per gli adulti, con lievi differenze tra uomini e donne, e oltre 119 mcg/dl per i bambini). Essa può comportare affaticamento, disturbi dell’umore, dolori articolari, ingrossamento del fegato e della milza ed anomalie nel ritmo cardiaco.
Ferro alto nel sangue: quali sono le cause
Non tutti sanno che seguire una dieta troppo ricca di ferro può portare alla sideremia. Proprio per questo motivo è fondamentale modificare il proprio regime alimentare per contrastare questo disturbo. I primi cibi di cui si dovrebbe ridurre l’assunzione sono ovviamente quelli più ricchi di ferro, come pesce (anche crostacei), carne, soprattutto quella rossa e di cavallo, frattaglie e legumi.
Dieta contro ferro alto nel sangue: cosa non mangiare e cosa mangiare
Alimentazione: cosa non mangiare
Tra gli alimenti da non mangiare contro il ferro alto nel sangue ci sono: la carne, sono note alla maggior parte delle persone: la qualità rossa, in particolare, rappresenta una fonte primaria di questo elemento soprattutto per la presenza della tipologia “eme” assorbito in modo veloce. Meno note sono altre categorie di alimenti presenti quotidianamente sulla tavola che garantiscono un apporto notevole di ferro: si parla dei molluschi e del pesce crudo in generale, delle uova e dei legumi.
Sempre soffermandosi sul mondo vegetale, si assume molto ferro consumando alcuni tipi di verdura a foglia verde come gli spinaci, i pomodori, il prezzemolo e le bietole, la barbabietola verde. Da evitare maggiormente, inoltre, sono gli alimenti che oltre a questo prezioso minerale contengono altre sostanze che ne favoriscono l’assorbimento, tra cui la Vitamina C e l’acido folico. Quando si consumano le verdure sopra elencate, ad esempio, è preferibile non usare come condimento il succo di limone, un rimedio spesso consigliato a chi soffre di anemia e ha bisogno di potenziare l’apporto quotidiano di ferro.
Alimentazione: cosa mangiare
Chi ha riscontrato valori elevati di ferro nel proprio sangue, invece, dovrebbe preferire alimenti a basso contenuto di questa sostanza optando per diversi tipi di frutta, come mele, mirtilli, meloni, arance e pompelmo, così come per vegetali come le carote, i peperoni, la zucca, rape e ravanelli. Tra glia alimenti concessi ci sono anche il latte e ad alcuni suoi derivati, tra cui lo yogurt, ma anche ai cereali integrali che, grazie all’apporto di fibre, permettono all’organismo di assimilare ferro meno rapidamente.
Rimedi naturali per ridurre il ferro alto nel sangue
Tra i cibi da preferire per ripristinare valori accettabili del ferro sono inclusi gli ortaggi a foglia verde (come carciofi, bietole, finocchi, carote, pomodori, spinaci, peperoni, lattuga, sedano, etc.), i cereali integrali e i loro derivati (quali pane, pasta, biscotti). Grazie al loro apporto di fibre, permettono di ridurre l’assorbimento del ferro, e poi frutta, sia fresca che secca. Inoltre, per ridurre l’assorbimento del ferro, si può ricorrere all’abbinamento con sostanze che inibiscono l’assunzione del ferro da parte dell’organismo, quindi: tannini (basterà bere del tè o del caffè a fine pasto). Riduce la biodisponibilità di questa sostanza anche la concomitanza di minerali quali ferro e zinco o una dieta ricca di calcio. Evitate invece di accompagnare ai pasti gli agrumi e altre fonti di vitamina C, che aumentano l’assorbimento del ferro.
Regolarizzare il proprio regime alimentare, quindi, è il miglior rimedio naturale per ripristinare i corretti valori di ferro nel sangue evitando, tuttavia, di finire per adottare una dieta troppo rigida; la scelta ideale consiste nel favorire l’apporto di tutti i nutrienti in modo equilibrato, includendo anche sali minerali e vitamine.