NAPOLI – “La radiografia dice che questa squadra ha un’anima. Chi viene chiamato in causa riesce a fare del suo meglio. Attraverso questa competitività esibita si riesce ad acchiappare il meglio”.
Così Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ai microfoni di Radio Kiss Kiss alla vigilia della sfida di domani alle 18 contro l’Empoli allo stadio ‘Maradonà. “C’è disponibilità da parte di tutti a dividersi i ruoli, a prendere in carico delle responsabilità che sarebbero di un altro durante la partita. Con le cinque sostituzioni diventa fondamentale essere titolari del primo tempo e titolari dell’ultima mezzora. Dopo lo sfiancamento dei compagni nella parte iniziale, nel finale di partita chi entra può dare il colpo di grazia. Ho dei ragazzi intelligenti, con i quali si può dialogare”. Domani al Maradona un’avversaria che Spalletti conosce molto bene. “Con l’Empoli non corriamo il rischio di sottovalutare l’impegno perchè basta vedere che calcio sta proponendo. Per riuscire a vincere questa partita dovremo esibire una prestazione top, al massimo delle nostre possibilità, altrimenti sarà dura. A squadra e società vanno fatti complimenti sinceri.
Empoli è ancora casa mia – dice Spalletti -, ho casa lì e quando ho un pò di tempo ci vado perchè ho mia madre che mi aspetta a braccia aperte. Con Andreazzoli ho imparato tante cose, era mio collaboratore. Ho apprezzato tutte le sue qualità quando l’ho portato con me. Basta vedere cosa fa l’Empoli per capire che è un allenatore capace, organizzato e che gestisce le situazioni con equilibrio”. Dopo aver ringraziato il presidente De Laurentiis per i complimenti, il tecnico del Napoli esprime il suo rammarico per la conferma della squalifica. “Lo dico con franchezza: sono un pò deluso. Si fanno riunioni in cui si invoca al dialogo, alla collaborazione tra uomini di campo e istituzioni, poi basta una situazione come questa per capire che è difficile avere un confronto semplice e collaborativo”.