Roma – Scade oggi, 14 dicembre, il termine ultimo per pagare le rate della rottamazione ter e saldo e stralcio. Le cartelle da pagare sospese più volte per l’emergenza della pandemia Covid e inviate dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione sono arrivate al capolinea e devono essere pagate.
Si tratta delle rate 2020 e quelle 2021 della Rottamazione ter e del Saldo e stralcio. La prima scadenza, stabilita al 30 novembre, è stata rinviata al 9 dicembre da un emendamento al decreto fiscale (n. 146 del 2021), che deve ancora essere convertito in legge, ma la mini proroga viene data per assodata. Il 9 dicembre è già passato. Che cosa succede a chi non ha pagato? La scadenza del 9 dicembre grazie ai cinque giorni di «tolleranza» abitualmente consente di posticipare il pagamento al 14 dicembre senza incorrere in sanzioni o decadenza dei benefici. Ma secondo i commercialisti e alcuni esponenti politici la scadenza non sarà rispettata da molti cittadini, che sono in difficoltà economica. Il mancato pagamento porta alla decadenza dalla definizione agevolata con la conseguenza che il debito residuo torna a essere dovuto per intero.
Rottamazione ter e saldo e stralcio: ipotesi di una proroga lunga
Alcuni partiti politici chiedono una ulteriore proroga da inserire nella legge di Bilancio 2022, così come previsto dall’ordine del giorno approvato dalle Commissioni Finanze e Lavoro del Senato. Una proroga che secondo Alberto Gusmeroli, Lega, vicepresidente della Commissione finanze della Camera, non avrebbe bisogno di copertura finanziaria: «C’era la possibilità di rateizzare il secondo acconto in sei mesi – ha spiegato – mi hanno risposto che sarebbe costata da 9 a 50 miliardi. Allora non mi sono fermato e ho chiesto all’Istat. L’Istat ha interpellato Eurostat, e la risposta è stata: se voi rateizzate da gennaio a giugno dell’anno successivo non c’è nessun problema di copertura, cioè vuol dire che non costa niente.
Ma se non riusciamo a fare qualcosa che va a favore del cittadino e non costa niente allora bisogna andare a casa», aggiunge Gusmeroli. «La Lega ha fatto approvare tre ordini del giorno e il governo ha dato parere favorevole, allora che cosa li approviamo a fare? So già che cosa accadrà il 14 dicembre: nessuno pagherà e allora il 15 dicembre si riparlerà di un’ulteriore proroga».