Roma – Secondo i dati emersi dalla cabina di regia, forniti dall’Istituto Superiore di Sanità, l’incidenza settimanale a livello nazionale è in netto aumento: 241 per 100.000 abitanti (10/12/2021 -16/12/2021) rispetto a 176 per 100mila abitanti (03/12/2021-09/12/2021).
Nel periodo 24 novembre – 7 dicembre l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,13, leggermente in diminuzione rispetto alla settimana precedente ma al di sopra della soglia epidemica. E’ stabile, ma ancora sopra la soglia epidemica, l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (1,09 al 7 dicembre contro 1,07 al 29 novembre). Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 9,6% (rilevazione giornaliera del ministero della Salute al 16 dicembre) contro l’8,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 09 dicembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 12,1% (rilevazione giornaliera del ministero della Salute al 16 dicembre) rispetto al 10,6% del 9 dicembre. Una Regione/PA è classificata a rischio alto, 18 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, tre Regioni/PPAA sono ad alta probabilità di progressione a rischio, mentre per una Regione non è stato possibile valutare la progressione.
Due Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso. Inoltre, 13 Regioni/PPAA riportano un’allerta di resilienza. Una Regione/PA riporta molteplici allerte di resilienza. In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (42.675 contro 37.278 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione (31% contro 34% la scorsa settimana). E’ in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (43% contro 40%), mentre è stabile la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (26%).
(ITALPRESS).