Roma – Superbonus 110% e bonus edilizi, Uncem lancia ultimo appello e al Governo. Il Governo e il Parlamento facciano in fretta sul 110%, superbonus e altri bonus edilizi. Lo stallo negli accordi sul futuro dei questi provvedimenti sta creando incertezza fortissima tra imprese, cittadini, Enti territoriali.
Comuni che ancora aspettano il potenziamento degli Uffici tecnici come era stato annunciato un anno fa. Uncem ha chiesto, come emendamenti alla legge di bilancio 2022 in discussione in Parlamento, di prolungare i bonus al 2025, con cessione del credito. Uncem ha evidenziato il grave errore nel parlare di estensione alle “villette” quando si fa riferimento alle unifamigliari. “Chi le chiama villette – evidenzia Marco Bussone, Presidente nazionale – non sa come sia fatta l’Italia. Le unifamigliari sono il 70% degli immobili nei Comuni rurali e montani del Paese. Ma di certo non sono ville o villette. Sono case, costruite tra gli anni Cinquanta e Ottanta, di medio-basso valore, senza mercato immobiliare perlopiù, energivore, che dunque hanno bisogno di interventi strutturali e per l’efficienza energetica. Urgenti. Per questo i bonus vanno prolungati”. Ne ha parlato, chiedendolo con forza, anche il Commissario per la Ricostruzione, Giovanni Legnini in Assemblea nazionale Uncem.
Anche lui ha chiesto un prolungamento dei bonus insieme a tutti i Comuni che stanno scrivendo a Governo e Parlamento. Uncem lo ribadisce con forza: i bonus italiani sono un modello nel quadro europeo, e vanno prolungati di almeno 3 anni. Non a caso, Frans Timmermans e la commissaria Ue Kadri Simson qualche giorno fa hanno invitato gli Stati membri a “mettere a punto strumenti abilitanti e finanziari per rendere più attraenti gli investimenti privati e indirizzarli alle esigenze di ristrutturazione”. “Investire nelle ristrutturazioni edilizie”, come fa lo Stato italiano con il Superbonus, è un “affare” molto “conveniente” ha affermato il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea Frans Timmermans. “L’Italia – sottolinea il Presidente Uncem – non torni indietro e renda strutturali le misure fiscali e la cessione del credito, anche con un accordo stabile con banche, Poste, Cassa Depositi e Prestiti per rendere migliori le condizioni ai cittadini. Il patrimonio edilizio esistente, proprio per ridurre e annullare il consumo di suolo, ha bisogno di una rigenerazione fortissima e urgente”.