Modica – Da quando CioKarrua ha rivoluzionato il modo di concepire la carruba – da semilavorato per le industrie alimentari e la zootecnia, ad alimento a sé, protagonista indiscusso di prodotti golosi, buoni e sani – il frutto dei tipici alberi iblei entra sempre più di frequente, da solo o in abbinamento con altri prodotti, in raffinate preparazioni gastronomiche. Come la Grappa di Nerello mascalese alla carruba.
La Grappa, sul mercato dallo scorso novembre, è distillata da uve di Nerello mascalese e ha una gradazione alcolica di 40 gradi. La sua peculiarità è che non viene aromatizzata con l’essenza alla carruba ma direttamente tramite l’infusione della carruba sezionata che è imbottigliata al suo interno. Il frutto rilascia gradualmente i suoi sentori e dona alla grappa quel colore ambrato, che ricorda tonalità d’autunno, sprigionando un profumo intenso e un gusto rotondo caldo e avvolgente. L’incontro tra le carrube e l’uva coltivata sulle pendici dell’Etna, tra terrazze nere di pietra lavica, provoca un’esplosione di sentori legati a una terra che sa di mare, di cenere, di spezie e pistacchi, che profuma di mandorli, ulivi e carrubi, fichi e datteri. L’altra novità riguarda i panettoni artigianali: ingredienti bio come la farina di polpa di carrube e la granella di Carrubato, hanno ispirato le creazioni di diversi pasticceri e dolcieri che hanno scelto i prodotti CioKarrua. In particolare, Bruno Armenia artigiano pasticcere di Ispica propone il panettone Vicè alla carruba e sceglie il Carrubato di Sicilia Ciokarrua per un prodotto unico, leggero al palato, dalla dolcezza delicata, che profuma di tradizione, di carruba, di Sicilia.
A Ragusa la drogheria gourmet Delicatessen ricopre il suo panettone ai canditi di arancia e noci con una glassa di Carrubato. La pasticceria Crescente, sempre a Ragusa, oltre a scegliere il Carrubato di Sicilia per i suoi pralinati, presenta il suo panettone alla carruba nel segno della genuinità. Il ceramista vittoriese Peppino Lopez, invece, mette in campo la sua arte per proporre i suoi “Dolcepane Lopez”, una selezione di tre panettoni accompagnati da altrettanti piatti fatti a mano dal design unico. In particolare, nel suo “Lopez Carrubio”, il Carrubato di Sicilia rende ogni morso un momento di golosa goduria, dove tutti i sensi vengono coinvolti: alto alla vista, soffice al tatto, profumato all’olfatto e dalla croccantezza inaspettata, data dalla granella di Carrubato, pronta a sorprendere i palati più raffinati. CioKarrua, insomma, si conferma ancora una volta uno straordinario laboratorio del gusto. Dove tradizione e innovazione si mescolano, per dar vita a combinazioni inedite e novità esaltanti. Del resto, il fondatore e titolare Giovanni Cicero (classe 1984) proviene da una famiglia attiva fin dagli anni Sessanta nel commercio e nella lavorazione delle carrube. Nessuno meglio di lui conosce i segreti, le caratteristiche organolettiche e le proprietà nutritive di questo frutto, in passato utilizzato dai contadini per sfamarsi durante le carestie e oggi annoverato dai nutrizionisti tra i super food, alimenti ricchissimi di fibre e a basso contenuto calorico.
Nel 2017 Giovanni ha modificato la ragione sociale dell’azienda fondata a Frigintini nel 1999 dal padre Giorgio, la Karrua s.a.s., in CioKarrua s.r.l. per marcare la diversificazione della produzione: una relativa alla carruba e ai suoi derivati, l’altra al Cioccolato di Modica IGP, biologico e from bean to bar. L’azienda, che nel 2016 si è trasferita nei nuovi locali della zona artigianale di Contrada Michelica, è stata feconda di novità. Tra queste, il Carrubato, la prima tavoletta alla carruba ad alto contenuto di fibre, lanciata con il claim “Non è cioccolato ma molto di più!”. Ma c’è anche la prima crema spalmabile alle carrube in vasetto, fatta con Carrubato, nocciole dei Nebrodi (50%) e olio d’oliva, senza zuccheri aggiunti. Carrubato e Carrubato di Sicilia sono marchi registrati da CioKarrua. E poi come non ricordare le caramelle, le farine di semi e di polpa di carrube, fino all’estratto di carrube, un tempo chiamato Zanfarro o sciroppo di carrube. Nei primi mesi del nuovo anno, avvierà anche l’importazione diretta di fave di cacao biologica dal Centro America per una nuova linea di cioccolato bean to bar. Gli amanti del “cibo degli Dei” sono avvisati.