Tornata a funzionare la scorso 15 novembre dopo una lunga chiusura dovuta a manutenzione tecnologica, la piscina comunale continua a far parlare di sè, questa volta per le modalità di pagamento del ticket.
A farsi portavoce dei disagi dell’utenza è il capogrppo 5 stelle al consiglio comunale Sergio Firirncieli, che racconta “ succede che un cittadino ragusano decida, sabato scorso, di recarsi in piscina, alla comunale di contrada Selvaggio, come fa sempre, appena ha un po’ di tempo libero, per tenersi in forma e fare le sue vasche. A questo stesso cittadino ragusano, però, viene negato l’accesso dagli addetti alla vigilanza, dagli operatori dell’impianto, che si dicono costernati per l’accaduto, perché, sulla scorta di una disposizione dell’ente di palazzo dell’Aquila dell’ultimora, si trova sprovvisto di ticket. Il pagamento del quale, a differenza di come avveniva in precedenza, non può essere fatto nello stesso impianto ma solo all’ufficio sport con sede al centro direzionale di contrada Mugno. Peccato, però, che l’ufficio in questione il sabato mattina, ma anche il lunedì, il mercoledì e venerdì pomeriggio, sia chiuso. Allo stesso cittadino ragusano, quindi, non resta altro da fare se non prendersi il borsone e tornarsene a casa con le pive nel sacco”.
Seguono poi le considerazioni di Firrincieli e gli interrogativi rivolti all’amministrazione comunale “ci sarebbe da capire come mai la disposizione di cui stiamo parlando non sia stata sufficientemente pubblicizzata e quindi organizzata per tempo. Fermo restando che dietro il cambiamento della tipologia di pagamento del ticket, benché sulla carta più cervellotica del sistema precedente, ci siano buoni motivi, che cosa ha impedito al Comune di informare, a tappeto, tutti i frequentatori abituali dell’impianto? Cosa ha impedito di registrare le generalità di questo, come di altri cittadini ragusani frequentatori abituali, e richiedere loro il pagamento in un secondo momento? La piscina comunale di Ragusa è sempre stata un fiore all’occhiello. Da qualche tempo continua a fare i conti con una serie innumerevole di disservizi, circostanza, quest’ultima, che ha portato numerosi fruitori a rivolgersi ad altre strutture, private, presenti sul territorio cittadino. Tutto ciò è indice di una programmazione che richiede una seria revisione e ci chiediamo se il Comune intenda, in qualche modo, interrogarsi e riparare”. Nei giorni precendenti lo stesso Firrincieli era intervenuto sull’emergenza che pare si sia creata all’Opera Pia Eugenio Criscione Lupis dove “ “dipendenti e fornitori non son pagati da mesi, e non c’è nessuna certezza per gli assistiti”. E il capogruppo pentastellato spiega “rischia di precipitare sempre di più la situazione all’opera Pia Eugenio Criscione Lupis di Ragusa. A nulla sono valsi gli allarmi lanciati nelle scorse settimane dai consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle. Un vero e proprio dramma potrebbe consumarsi nell’indifferenza.
E noi non ci stiamo. Torniamo a sollecitare l’amministrazione comunale ad esercitare il ruolo politico che i cittadini le hanno assegnato. Occorre bussare a tutte le porte della Regione per cercare una soluzione”. Poi Firrincieli evidenzia ” a questo punto del mese ancora non abbiamo certezze per gli ospiti della struttura. Nel frattempo dipendenti e fornitori non vengono pagati da mesi. Per questo ci chiediamo: la Regione ha individuato un presidente? Se la risposta è positiva, perché non si insedia? In caso contrario giova ricordare che lo statuto dell’opera pia, consultabile in quanto pubblico, prevede che anche un membro del cda, in assenza del presidente, possa ricoprirne il ruolo e farne le veci”. Poi la conclusione “quindi non si comprende perché non si sia optato per questa soluzione che già avrebbe rasserenato gli animi degli ospiti e dei loro familiari e ristorato i lavoratori che da mesi ormai non percepiscono gli emolumenti. Non possiamo fare altro, a questo punto, se non investire il sindaco a farsi parte attiva e diligente nella ricerca della soluzione che, sulla base di quanto abbiamo appurato, potrebbe essere a portata di mano”. (da.di.)