Ragusa – Conclusa appena prima di Natale la votazione all’Assemblea Regionale Siciliana sulle variazioni di blancio, che rappresentano il cuore di tutta la manovra correttiva dello strumento finanziario dell’Ente, come al solito si registrano considerazioni ben diverse tra il parlamentare del Pd, Nello Dipasquale e quello della Lega Orazio Ragusa.
Insomma la solita storia di chi vede il bicchiere mezzo pieno e chi mezzo vuoto. Ma a prescendere da questo ‘gioco’ politico, cerchiiamo di vedere le ricadute economiche che tali variazioni di bilancio porteranno alla nostra provincia. Nello Dipasquale commenta “all’interno dellla manovra correttiva dello strumento finanziario dell’Ente è stata prevista una serie di cose che il Governo Musumeci e la sa maggioranza avevano dimenticat”. Ecco quali secondo il parlamentare dem ragusano: le somme per i lavoratori del CORFILAC di Ragusa, necessarie per chiudere l’anno e pagare gli stipendi, circa 300mila euro; le risorse per il Consorzio di Bonifica di Ragusa. Da tempo era stato segnalato che era necessario un contributo straordinario per il Consorzio di Bonifica n. 8, lo avevamo chiesto con un apposito emendamento, ed i fatti, purtroppo, ci hanno dato ragione visto che sono stati bloccati i conti della tesoreria dell’Ente e quindi i lavoratori sono rimasti senza gli stipendi. Queste somme, sia per il CORFILAC che per il Consorzio di Bonifica n. 8, sono state recuperate, ma rimane l’amaro in bocca per un’altra gravissima carenza che però non è stata sanata.
Mi riferisco all’assenza dei 400mila euro necessari per garantire i vitalizi ai talassemici. Un’altra questione che era stata segnalata per tempo, che si sarebbe potuta risolvere facilmente e sulla quale il Governo si era impegnato a parole. Purtroppo per i talassemici sono rimaste solo le parole”. Poi Nello Dpasquale conclude “è davvero assurdo che debba essere il Parlamento a segnalare ogni volta che ci sono delle emergenze, non solo in provincia di Ragusa, per enti che sono Regionali. Ancora una volta abbiamo la conferma che questo Governo regionale è deleterio per tutta la Sicilia, che non riesce a garantire neanche l’ordinaria amministrazione”. Da parte sua il deputato regionale della Lega, Orazio Ragusa, vanta “i 900mila euro per il Consorzio di bonifica di Ragusa e 300mila per il Corfilac” contenuti nell’emendamento sottoscritto dallo stesso insieme ad altri deputati. Poi il parlamentare sciclitano commenta “quando parlo di portare avanti gli interessi comuni di questo territorio intendo proprio questo. A nessuno interessano le contrapposizioni.
Sono necessarie, piuttosto, le risposte. Come in questo caso, quando si fa squadra si riescono a tagliare traguardi di un certo tipo. E’ quello che sostengo da sempre. Cerchiamo di portare a casa quanti più riscontri positivi per la provincia di Ragusa. Un buon risultato che speriamo possa essere reiterato pure in altre occasioni”. Sempre Nello Dipasquale, in questi giorni era intervenuto a proposito di una deliberazione di finanziamento di 2milioni e 700mila euro per la manutenzione del Porto di Pozzallo che aveva così commentato “si è dovuti arrivare a vedere il crollo di una torre faro al Porto di Pozzallo, con il conseguente blocco delle attività che si sarebbe potuto evitare se solo il Governo Musumeci avesse ascoltato le segnalazioni del sottoscritto all’ARS a marzo 2021, per ottenere una proposta di finanziamento. È proprio come il detto siciliano sul furto a Sant’Agata: “dopo che hanno rubato a Sant’Agata ‘stanno pensando a fare le grate!”. E l’ex sindaco di Ragusa era intervenuto anche sulla questione delle concessioni demaniali sottolineando “una norma del 2020, di iniziativa parlamentare, prevedeva il completo azzeramento dei canoni demaniali per lo stesso 2020 e la riduzione del 50% per il 2021.
Solo che il Governo ha poi sbagliato la previsione finanziaria e ciò nonostante ci siano state di mezzo due estati e l’esame di un altro strumento finanziario. È successo, quindi, che ad alcuni concessionari privati del demanio marittimo è stato chiesto di pagare il 100% anziché il 50%. Quindi per correggere un errore fatto nel 2020 si è finiti a dover correre ai ripari quasi nel 2022. Siccome, come detto, vedono il mondo alla rovescia, non lo vogliono ammettere di aver sanato un guaio combinato da loro stessi, preferiscono apparire come “salvatori della Patria”, la via della vanagloria, convinti che tutti ci cascheranno”. E Orazio Ragusa invece ha voluto dire la sua a proposito della richiesta di sue dimissioni avanzata da Stefania Campo e Nello Dipasquale per la vicenda dei Consorzi di bonifica. Dice Ragusa “quando l’arroganza si unisce all’ignoranza sulla materia si rischia di superare il sentire della politica. Perché si pensa solo a danneggiare e non a costruire. Chiedere le dimissioni al sottoscritto per la vicenda dei Consorzi di bonifica significa nutrirsi di idiosincrasia e di strumentalizzazioni a buon mercato che non ci portano da nessuna parte.Dopo decenni di incuria, ci siamo trovati tra le mani un’eredità pesantissima rispetto a cui stiamo cercando di definire le soluzioni migliori”. (da.di.)