Dimagrire e tornare in forma restando in salute spesso diventa un problema perché in tanti non sanno se fare solo sport o fare una dieta. In realtà sono necessari entrambi, vediamo il perché.
La proposta viene dall’America, dove il 70 per cento della popolazione adulta è sovrappeso e il 36,2 francamente obesa e i moniti a mangiare meno, soprattutto a rinunciare al cibo spazzatura, che si ripetono ormai da decenni, non hanno avuto alcun risultato. Anzi hanno spesso innescato il cosiddetto fenomeno «yo-yo»: perdite di peso seguite da recuperi ( spesso con gli interessi) dannosissimi per la salute perché associati a un maggiore rischio di patologie cardiovascolari e di diabete. La ricerca sta facendo discutere: perdita di peso a confronto con l’aumento dell’attività fisica per la riduzione dei rischi per la salute. Lo studio punta sull’importanza del controllo della pressione arteriosa e dell’aumento delle capacità polmonari e della “muscolar fitness” rispetto alla diminuzione del peso corporeo. Riduzione del peso e attività fisica sono due armi complementari per proteggere la salute. Ma quando si parla di “dieta” , non penso certo all’ossessione di pesare maniacalmente tutto, alla mania del calcolo delle calorie o alla demonizzazione di certi cibi e all’assunzione a “salva vita” di altri.
Per dimagrire bisogna fare una dieta? Bisogna pensare meno alla “quantità” del cibo e più alla sua “qualità”.
No al cibo spazzatura pieno di grassi e zuccheri semplici e povero di vitamine, fibre, minerali e spesso anche di proteine e dalla forte azione infiammatoria che come ben sappiamo è dannosa per’intero organismo.
Fare sport dimagrire?
Sebbene l’esercizio fisico in genere non porti a riduzioni significative del peso o del grasso corporeo, può ridurre significativamente il grasso viscerale ed “ectopico”: quello che sta dove non dovrebbe stare e invade sangue, fegato, pancreas, midollo osseo e persino i muscoli e il cuore. E ci sono anche altri benefici. Come la riduzione della pressione arteriosa, miglioramento del controllo della glicemia e del funzionamento generale dell’apparato cardiovascolare, calo dei lipidi e cioè del colesterolo cattivo. Ma il moto è fondamentale anche perché comporta il rilascio di endorfine, gli ormoni del buon umore, che contribuiscono a ridurre la propensione verso i cibi “consolatori,” in genere ricchi di grassi “cattivi” e di zuccheri di“pronto utilizzo” che fanno impennare l’insulina e causano un rapido ritorno dell’appetito.
Cardiofitness, di che cosa si tratta esattamente?
A prescindere dal fatto che mezz’ora di camminata di buon passo, ogni giorno, è già utilissima e allena il cuore; concardiofitness si intende un allenamento aerobico che aiuta a perdere peso e accresce efficienza cardiaca e respiratoria. Si svolge a “circuito”, cioè tramite macchinari differenti o anche elastici o piccoli pesi da usare in serie, con tempi e obiettivi diversi. Come ad esempio: Si possono effettuare, a casa, flessioni sulle braccia, squat libero, addominali, affondi, estensioni con elastici, alzate laterali con piccoli pesi effettuando 15- 20 ripetizioni per ogni esercizio per almeno tre serie con brevi pause. In palestra, invece, si possono fare esercizi aerobici con bike, tapis roulant o ellittica alternati da esercizi con crunch machine, pectoral machine, macchina abduttori e adduttori, leg extension. Facendo sempre tre serie a basso carico con pause di 20 secondi tra un esercizio e l’altro.