C’è anche il reddito di cittadinanza nella Manovra 2022 cha ha ottenuto il via libera definitivo con 355 sì e 45 no dall’Aula della Camera dei Deputati. Il provvedimento ora è legge.
Reddito di cittadinanza 2022: cosa cambia
Il Reddito di Cittadinanza è finanziato con un ulteriore miliardo di euro ogni anno. Rafforzati i controlli e introdotti correttivi alle modalità di corresponsione, che prevedono una revisione della disciplina delle offerte di lavoro congrue e un décalage del beneficio mensile per i soggetti occupabili. Infatti, come spiegato su FiscoeTasse.com, la Legge di Bilancio prevede: Gli obblighi di lavoro diventano più stringenti perché il sussidio decade dopo due e non tre offerte di lavoro rifiutate. Inoltre, le offerte di lavoro si considerano congrue con distanze anche maggiori dalla residenza (entro 80 chilometri dalla residenza del beneficiario o aggiungibile nel limite temporale massimo di 100 minuti con i mezzi di trasporto pubblico, se si tratta di prima offerta, ovvero, ovunque collocata nel territorio italiano se si tratta di seconda offerta). Inoltre, in caso di rapporto di lavoro a tempo determinato o parziale i limiti di distanza e temporali restano le stesse per entrambe le offerte.
Previsti maggiori controlli anche sulla situazione della fedina penale dei componenti del nucleo familiare, con uno scambio integrale dei dati tra INPS e Ministero della Giustizia. Il controllo dell’INPS sarà su base annuale, entro il 31 marzo. La verifica avverrà sui requisiti patrimoniali dichiarati nelle Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU) in collaborazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dell’Agenzia delle entrate e col supporto del Corpo della guardia di finanza, e del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. L’INPS, inoltre, trasmetterà al Ministero della giustizia l’elenco dei soggetti beneficiari del RDC per la verifica di eventuali sentenze a loro carico passate in giudicato da meno di dieci anni.
S’introduce la verifica sui patrimoni all’estero grazie a un incrocio di dati con le autorità straniere. Altra novità riguarda l’obbligo di impiego da parte dei Comuni, nell’ambito di progetti utili alla collettività. I Comuni possono impiegare almeno un terzo dei percettori della misura che sono lì residenti. E tali attività sono a titolo gratuito, non comportano l’instaurazione di un rapporto di pubblico impiego e non sono ammissibili a una prestazione di lavoro subordinato e parasubordinato. La Manovra prevede, infine, la riduzione dell’importo in caso di rifiuto delle offerte di lavoro. Quindi, dal 1° gennaio 2022, l’importo mensile del RDC è ridotto di 5 euro per ciascun mese a partire dal mese successivo a quello in cui si è rifiutata un’offerta di lavoro congrua. Tuttavia, la riduzione non riguarda i nuclei familiari in cui non ci siano componenti tenuti agli obblighi di lavoro; i nuclei familiari in cui sia presente un soggetto minore di tre anni di età o una persona con disabilità grave; i casi in cui il beneficio risulti inferiore a 300 euro, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.
La riduzione è sospesa dal mese successivo a quello in cui almeno un componente del nucleo familiare abbia avviato attività da lavoro da almeno un mese e il beneficio è rideterminato nelle modalità ordinarie. La riduzione continua ad essere applicata anche a seguito dell’eventuale rinnovo.