Ragusa – Il movimento Territorio, dopo aver esaminato in una riunione dell’Esecutivo di Segreteria l’attuale azione di governo della città, fa la conta al sindaco “se ne vanno 1279 giorni di amministrazione Cassì, sul totale di 1824 al lordo del ‘semestre bianco’ e per bocca di Michele Tasca, Presidente dell’Esecutivo, evidenzia un bilancio certamente non esaltante.
Dice Tasca “sprecata l’occasione di approfittare degli enormi fondi piovuti per l’emergenza pandemica e per la ripartenza, opportunità che si dovevano sfruttare in chiave di sviluppo, di ripresa economica, di rilancio dell’immagine Ragusa” e poi elenca “il Comune doveva diventare ente che doveva promuovere lavoro, che doveva aiutare la nascita di attività economiche, particolarmente fra i giovani. Sconosciuto il Piano di Rinascita agricola che doveva essere favorito dal ricambio imprenditoriale giovanile e femminile. Rilancio del Corfilac inesistente, riqualificazione del foro Boario per trasformarlo in ente fieristico polifunzionale solo idee, una boutade l’organizzazione di imprese giovanili in ambienti di lavoro condivisi, troppo deboli e poco consistenti gli sgravi fiscali, ignorati quelli per le ditte che avrebbero assunto over 50 e under 30”. E ancora “i previsti interventi strutturali, riqualificazione vallata Santa Domenica, cava Gonfalone, piste ciclabili, lungomare Andrea Doria, valorizzazione del Castello di Donnafugata e del suo parco mostrano qualcosa di più dei primi vagiti, ancorché frenati dalla lentezza cronica di questa amministrazione che non si ribella alla ferale burocrazia regionale, come nel caso del parcheggio interrato di Ibla”.
Quindi un accenno alla sitazione sport in città “incentivazione dell’attività sportiva di base ferma al palo, nessun accordo con i dirigenti scolastici, pochi o inesistenti gli incentivi economici alle associazioni sportive e inesistenti quelli alle famiglie disagiate. Nessun programma per l’utilizzo degli impianti sportivi delle scuole, tardivi gli interventi a lungo non sollecitati alla Provincia per la Scuola dello Sport che resta una cattedrale nel deserto che il Comune guarda da fuori” Ma il vero affondo viene riservato al settore dei lavori pubblici e dell’urbanistica “da stendere un velo pietoso sulla riqualificazione dell’impianto di via delle Sirene a Marina di Ragusa. Per lo sviluppo urbanistico un flop epocale al pari di quello per lo sviluppo economico. Revisione del PRG al palo, Comune impelagato fra ricorsi al TAR e richieste di risarcimento, con totale indifferenza per il settore edilizio, da sempre cardine, con il suo indotto, dell’economia della città.Tentativi di ridare un’anima al centro storico, solo fallimenti.
Nel programma elettorale si diceva che serviva un immediato intervento sul Piano particolareggiato del centro, non si è visto nulla. L’avvio dei lavori per il progetto esistente di ricostruzione dell’ex cinema Marino, quello per i locali della ex biblioteca e l’apertura del centro culturale nei locali affittati dell’Opera Pia, non mostrano di dare vitalità al centro storico, vivace solo nella sua parte centralissima, dopo le 19, per una movida affidata a pochi locali per la ristorazione e la somministrazione di alcolici che, purtroppo, portano dietro risse, ubriachezza molesta, spaccio e vivibilità ridotta nelle ore notturne. Un fallimento, finora, i tentativi di far rivivere i locali di Carmine Putie, di via del Mercato, solo da poco la novità dell’affidamento in comodato di immobili e strutture comunali, come per il City, con effetti che saranno tutti da verificare, ma se ne è occupato chi si è occupato di sviluppo economico e, quindi, c’è da mettersi le mani ai capelli.
Miraggi, all’uscita di un tunnel preoccupante, solo la riqualificazione dell’area dell’ex scalo merci, la cittadella giudiziaria al palazzo Tumino, la riqualificazione di via Roma, che si utilizzeranno come argomenti per una eventuale campagna elettorale”. In questo quadro desolante, tuttavia, Territorio qualcosa apprezza “turismo e cultura due rami dell’amministrazione che hanno visto un certo fervore, grazie anche alle capacità, alle competenze e all’entusiasmo di due assessori che hanno dedicato particolari attenzioni per quanto di loro competenza e per quanto nelle loro possibilità e disponibilità”. Apprezzamento anche per la macchia burocratica dell’Ente “luci intraviste per lo sviluppo amministrativo, scarso l’aggiornamento, ma assessori competenti, dirigenti a livello di eccellenza e funzionari mediamente all’altezza, assicurano un accesso ai servizi comunali, in molti casi, snellito, velocizzato e sburocratizzato”. E per finire Michele Tasca rivolge anche un elogio “i servizi sociali sono stati sempre fiore all’occhiello della città, un assessore competente e uffici all’altezza hanno garantito uno dei settori più efficienti dell’amministrazione, inefficienza congenita per eliminazione delle barriere architettoniche e sgravi fiscali per chi assume disabili o soggetti svantaggiati”. Ma non manca l’ultimo appunto negativo “flop totale di questa amministrazione per le frazioni e le periferie, pur nella consapevolezza dell’elevato numero di residenti. Si doveva provvedere a individuare i bisogni primari, ci dovevano essere riunioni di Giunta itineranti, addirittura si pensava a nuovi impianti sportivi e a centri di aggregazione, ad eventi da organizzare in tali aree”. E per finire una conclusione amara “a questo punto resta solo da attendere quali saranno i contenuti di un eventuale nuovo programma elettorale”. (da.di.).