Da domani 3 gennaio anche la Sicilia passa in zona gialla. Fa parte delle undici Regioni che passano dalla zona bianca alla zona gialla. Ecco le regole: con il green pass ovunque e primi limiti per i non vaccinati.
Per chi non è vaccinato, e ottiene il Green Pass attraverso i tamponi, la situazione cambia in zona gialla. Non può andare a sciare, consumare al banco o al tavolo ai ristoranti, andare al cinema o a teatro, in biblioteca oppure ai concerti. Oltre un milione di italiani è positivo al Covid: la pressione ospedaliera che cresce di giorno in giorno e che porterà, da domani, nove regioni e le due province autonome di Trento e Bolzano a colorarsi di giallo.
Covid, 3 gennaio, mezza Italia in giallo
Lombardia, Piemonte, Lazio e Sicilia si aggiungono alla lista delle regioni in zona gialla, ovvero Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Veneto e le province autonome di Bolzano e Trento. Il passaggio progressivo di vari territori al giallo, indice che i contagi ricominciano a pesare sui numeri dei ricoveri e sull’occupazione delle terapie intensive in tutta Italia, in alcuni casi viene visto come preludio all’arancione, visto il progressivo aumento dei positivi. Gli ultimi decreti hanno annullato di fatto le vecchie differenze fra zona bianca e zona gialla. In entrambe la mascherina è obbligatoria all’aperto, ma non ci sono limitazioni agli spostamenti e tutte le attività restano aperte. Valgono in generale le regole sul certificato verde e su quello rafforzato.
5 gennaio, il super Green Pass per i lavoratori potrebbe approdare in Cdm
Mercoledì 5 potrebbe approdare in Cdm il decreto che prevede l’obbligo del Super Green Pass a tutti i lavoratori (l’obbligo vaccinale già previsto per sanitari, forze dell’ordine e insegnanti). Ma è un partita ancora tutta in divenire anche perché Lega e M5s (anche se con motivi diversi), sono contrari a nuovi provvedimenti su questo fronte e si potrebbe arrivare ad una mediazione, partendo con l’obbligo del certificato verde rafforzato inizialmente solo per i dipendenti pubblici che fanno lavoro di front office, poi gradualmente con altre categorie. Però qualsiasi provvedimento entrerà comunque in vigore non prima di febbraio.
6 gennaio, al via le partite di serie A: gli stadi ripartono al 50% della capienza
Riparte la serie A e, visto l’ultimo decreto, la capienza massima degli stadi sarà consentita al massimo al 50%, così per tutti gli impianti sportivi all’aperto come i palazzetti, già dal primo gennaio. Per quelli al chiuso la capienza massima deve essere al 35%.
7 gennaio, ritorno a scuola con nuove regole
Riaprono le scuole in gran parte d’Italia, anche se in alcuni territori la data per la ripartenza è stata posticipata. Nella scuola dell’infanzia i prof dovranno indossare le mascherine Ffp2, così come nelle classi delle primarie e secondarie dove ci sono alunni che non hanno la mascherina perché esentati per specifici motivi. Potrebbe però cambiare anche il sistema di quarantene e Dad per gli studenti, dopo le proposte delle Regioni avanzate al Governo. Visto l’avvio della campagna vaccinale per la fascia 5-11, anche per le scuole elementari e la prima media – così come già succede per le superiori – l’ipotesi è di prevedere, nel caso di due studenti risultati positivi in una classe, solo l’autosorveglianza (5 giorni) per i ragazzi vaccinati e la quarantena di 10 giorni con Dad (quest’ultimo caso laddove previsto) e test al termine dell’isolamento per i non vaccinati. Nelle scuole dell’infanzia resterebbe la quarantena di dieci giorni per tutti con tampone con un solo caso positivo. La proposta avrebbe trovato diversi punti di condivisione da parte del Governo e questi nuovi provvedimenti potrebbero essere decisi a breve.
10 gennaio, è quasi lockdown per i non vaccinati
Il certificato verde rafforzato sarà obbligatorio ovunque, tranne che nei negozi e per i servizi essenziali. Parte dunque la stretta sui non vaccinati, decisa con l’ultimo decreto: sarà obbligatorio il Super Green Pass per salire su treni, bus, metro e tutti gli altri mezzi di trasporto, mangiare nei locali all’aperto (oltre che in quelli al chiuso, come già previsto), per entrare in alberghi, andare a fiere, impianti sci e tanti altri luoghi di socialità e svago.
10 gennaio, il booster anche dopo 4 mesi
I tempi per la somministrazione del booster diventano più brevi: sarà possibile riceverlo già dopo 4 mesi, anziché 5. Ma non si tratta di tempi obbligatori. Si accorcia la durata del certificato verde ottenuto con il vaccino, quindi quello in versione ‘rafforzata’. Chi ha ricevuto l’ultima dose per immunizzarsi (ovvero la fine del primo ciclo) o il booster da oltre 6 mesi vedrà scadere il proprio lasciapassare se non farà una ulteriore dose di vaccino. Ma la scadenza del Super GReen Pass a sei mesi catterà dal primo febbraio.