La variante Omicron appare più contagiosa ma sembra provocare sintomi meno gravi: “Questo potrebbe essere ciò che ci porta fuori dalla pandemia e fa in modo che questa sia l’ultima ondata covid”.
Una nota di ottimismo arriva dalla Danimarca e dagli studiosi che hanno realizzato uno studio partito dall’osservazione di 12mila nuclei familiari. ricercatori dell’università di Copenhagen, dell’istituto di statistica e dello Statens Serum Institut – struttura che si occupa di malattie infettive sotto la guida del ministero della Salute – hanno analizzato la circolazione della variante Omicron tra la popolazione vaccinata. Omicron appare nettamente più contagiosa rispetto alla variante Delta (il tasso è superiore di 2,7-3,7 volte) ma provoca un numero decisamente più basso di ricoveri in terapia intensiva. E questo elemento, appunto, autorizza un certo ottimismo. “I nostri risultati confermano che la rapida diffusione di Omicron può essere attribuita in via primaria alla sua capacità di superare l’immunità fornita dal vaccino più che all’incremento direttamente legato alla trasmissibilità di base”, dicono i ricercatori nello studio che deve essere sottoposto a peer review. La ricerca ha confermato che i cittadini vaccinati con la dose booster non trasmettono il virus quanto i non vaccinati.
“Omicron è capace di mettere sotto pressione il nostro sistema sanitario, ma tutto lascia supporre che sia meno severa rispetto alla variante Delta”, dice la direttrice tecnica dello Statens Serum Institut, Tyra Grove Krause. Il rischio di ospedalizzazione, in sostanza, appare dimezzato: su 93 persone ricoverate in ospedale a fine dicembre per la variante Omicron, meno di 5 hanno avuto bisogno delle cure in terapia intensiva: “Questo potrebbe essere ciò che ci porta fuori dalla pandemia e fa in modo che questa sia l’ultima ondata covid”.