Palermo – “Nessuna difficoltà a riaprire le scuole il 10 gennaio da parte nostra – ha aggiunto – ma lo faremo soltanto se la linea dei contagi dovesse abbassarsi”.
A parlare è il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel corso di un intervento a Tgcom24. E a chi gli chiedeva un commento sull’affermazione del premier Mario Draghi, secondo cui non si sarebbe mai tornati in dad, Musumeci ha risposto: “Quella affermazione fu una imprudenza, non si può dare una indicazione certa quando tutto dipende dalla condotta collettiva e dal numero dei contagi. Ma non è la sola imprudenza detta dal governo, tante volte ha dovuto fare marcia indietro”. Sull’apertura della scuola il 10 gennaio Musumeci ha aggiunto: “Il dibattito è aperto, nelle prossime ore dovremmo incontrarci con gli altri presidenti di regione, noi oggi a Palermo avremo un incontro con l’assessore all’Istruzione per vedere quale possa essere la soluzione migliore. Il cuore e la ragione si scontrano. L’ultima cosa che vorrei chiudere sono le scuole”.
Il governatore puntualizza: “Preoccupa il basso numero di vaccini della fascia 5-11 anni, c’è molta prudenza da parte dei genitori”. “Per quanto riguarda l’edilizia scolastica – aggiunge – si è fatto tutto quello che si è potuto fare in questi due anni, peraltro voglio ricordare che c’è stato un impegno prepandemia per la riqualificazione dell’edilizia ma rimane molto da fare. Il personale scolastico è vaccinato al 92 per cento. In compenso l’edilizia sanitaria ne ha guadagnato, con oltre 320 posti in terapia intensiva e subintensiva”.