Ragusa – Dopo la richiesta del consigliere comunale di Ragusa, Giovanni Gurrieri, di rinviare il rientro di alunni e studenti a scuola in presenza, anche Elisa Marino, responsabile scuola e servizi sociali di Territorio Ragusa, afferma “rischioso non valutare l’opportunità di rimandare l’apertura delle scuole” ed aggiunge “conosciamo le regole impartite, ma la situazione nella città di Ragusa impone delle attente valutazioni sull’opportunità di riaprire le classi”.
Anche Marino non può fare a meno di evidenziare il silenzio del sindaco Cassì sulla questione e gli rivolge un appello “per valutare di rinviare l’apertura delle scuole, alla luce del grave aumento di contagiati in città”. Afferma dunque Elisa Marino “mi faccio interprete del sentimento comune, assai diffuso in queste ore, per la difficile situazione che si sta attraversando in città. Con queste condizioni è assai rischioso riempire le classi, molte delle quali, nella normalità, accolgono il numero di allievi in condizioni limite. Farlo nell’attuale momento di esplosione dei contagi, mette a rischio non solo i giovanissimi, particolarmente colpiti dall’ultima variante del covid, ma mette a rischio moltissime famiglie, con conseguenze imprevedibili anche sul tessuto economico e sociale della città”. Quindi aggiunge “desta perplessità il silenzio del primo cittadino e preoccupa il consueto allineamento alle posizioni del Presidente della Regione che pure, nell’ordinanza relativa alle chiusure in zona rossa o arancione, ha aggiunto che “in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta al rischio estremamente elevato di diffusione del virus Covid-19 nella popolazione scolastica, previo parere tecnico-sanitario obbligatorio e conforme dell’Asp territorialmente competente, il sindaco può adottare provvedimenti di sospensione, totale o parziale, delle attività didattiche, con conseguente adozione della Didattica a distanza, secondo i protocolli in vigore, per un periodo non superiore a dieci giorni”.
Insomma per la responsabile scuola e servizi sociali di Territorio Ragusa, si tratta “di un evidente aggiramento delle norme dettate dal governo nazionale, scaricando sui sindaci le responsabilità di eventuali decisioni, sfumatura che il nostro sindaco dovrebbe cogliere al volo per ridurre al minimo i rischi”. Per concludere Elisa Marino ricorda “come hanno sollecitato anche diversi presidi, in tutta Italia, le lezioni rischiano di essere per pochi, visto l’elevato numero di studenti e docenti contagiati, occorre garantire in modo egualitario la scuola a tutti ed è obbligo evitare problemi negli ospedali. Le prospettive sono, peraltro, allarmanti, il sindaco deve assumersi le sue responsabilità, anche in qualità di massima autorità sanitaria e deve prevenire il peggio, arrivando a chiedere, se necessario, anche l’istituzione della zona arancione, senza dire che molti prevedono che, di questo passo, si andrà direttamente in zona rossa”. (da.di.)