Chi soffre di diabete spesso non sa che esiste anche un rimedio naturale che abbassa la glicemia alta. Si tratta dello zenzero o ginger, una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae usata come spezia piccante.
L’azione dello zenzero sulla glicemia e sulla resistenza all’insulina è ormai accertata. Lo zenzero riduce i valori glicemici e migliora la sensibilità cellulare all’insulina. Sono disponibili vari studi scientifici che dimostrano gli effetti ipoglicemizzanti degli estratti di zenzero (compresse, capsule, polvere o rizomi).
Lo Zenzero stimola la secrezione insulinica
In uno studio pubblicato sull’European Journal of Pharmacology nel 2009, i ricercatori hanno riferito che due diversi estratti di zenzero interagiscono con i recettori della serotonina determinando un aumento sulla secrezione di insulina. Il trattamento con gli estratti ha portato a un calo del 35% dei livelli di glucosio nel sangue e un aumento del 10% dei livelli di insulina plasmatica.
Zenzero e diabete: benefici per la salute
Tra i numerosi benefici dello zenzero, analizziamo le proprietà salutari per chi soffre di diabete di tipo 2 e glicemia alta. Lo zenzero può aumentare la sensibilità all’insulina ed aiutare a gestire i livelli di glucosio nel sangue, controllare il diabete e ridurre la glicemia. Lo zenzero è un alimento a basso indice glicemico, quindi i diabetici possono facilmente aggiungerlo alla loro dieta quotidiana. I gingeroli, principali componenti del rizoma dello zenzero, migliorano l’assorbimento del glucosio nelle cellule muscolari senza l’uso di insulina e possano aiutarti nella gestione della glicemia alta. Il diabete è una condizione in cui il pancreas non è in grado di produrre insulina, un ormone che gestisce i livelli di zucchero nel sangue, o il corpo non è in grado di utilizzare questo ormone al meglio delle sue capacità. Assumere integratori di zenzero o utilizzare in modo adeguato la sua radice, può contribuire ad abbassare la glicemia e l’emoglobina glicata. Se combinato con una dieta adeguata e uno stile di vita sano, lo zenzero è sicuramente un coadiuvante naturale utile per chi soffre di diabete.Ad oggi, sono stati pubblicate varie ricerche sugli effetti antidiabetici dello zenzero. Tra questi, riportiamo una meta-analisi condotta nel 2015 che, confrontando vari studi clinici, dimostra le azioni benefiche dello zenzero nel trattamento del diabete.
Zenzero: effetti sul diabete di tipo 2 (diabete mellito)
Lo zenzero è in grado di migliorare i parametri sierici collegati al diabete di tipo 2 (diabete mellito), come la glicemia e l’emoglobina glicata. In uno studio clinico randomizzato in doppio cieco, controllato con placebo, un totale di 41 pazienti con diabete di tipo 2 (diabete mellito) sono stati divisi in 2 gruppi: 22 soggetti nel gruppo zenzero e 19 nel gruppo di controllo con il placebo (lattosio). Al primo gruppo sono stati somministrati 2 grammi al giorno di zenzero in polvere per 12 settimane.
Sono stati analizzati specifici valori sierici prima e dopo l’assunzione:
- Glicemia a digiuno: nel soggetto sano è compresa in un range di valori considerati normali (60-99 mg/dl). La distanza da questi valori è un indice di valutazione fondamentale per misurare l’entità dello squilibrio nel diabetico.
- Emoglobina A1c (glicata): misura le concentrazioni medie di glucosio nel sangue negli ultimi tre mesi. Conoscere il valore consente una valutazione retroattiva che indica se la glicemia ha superato i livelli normali, se il soggetto è diabetico o prediabetico.
- Apolipoproteina B: è la principale componente proteica delle proteine a bassa densità (LDL) e molto bassa densità (VLDL) coinvolte trasporto del colesterolo e dei trigliceridi. La sua funzione è necessaria per la produzione ed il metabolismo di queste lipoproteine (LDL, VLDL), che sono oggi ampiamente riconosciute tra le più importanti cause della malattia cardiovascolare aterosclerotica.
Rapporto tra apolipoproteina B/apolipoproteina A1: secondo alcuni studi epidemiologici è il parametro migliore per prevedere malattie cardiovascolari rispetto ad altri rapporti tradizionali, come LDL/HDL, TG/HLDL o (Colsterolo totale – HDL)/HDL). Malondialdeide MDA: è un sottoprodotto dello stress ossidativo, ovvero un marker del livello di ossidazione dell’organismo. Valori più alti sono da considerarsi pericolosi rispetto a valori nella norma. L’integrazione dello zenzero ha ridotto i livelli di zucchero nel sangue a digiuno (-12%), emoglobina A1c (-10%), apolipoproteina B, rapporto apolipoproteina B/apolipoproteina A1 (-28%) e malondialdeide (-23%) nel gruppo zenzero rispetto al gruppo di controllo, mentre ha aumentato il livello di apolipoproteina A1 (p <0,05 ).