La prima cosa che si pensa quando si comincia una dieta è quella del dover rinunciare ai dolci. In realtà c’è da dire che è possibile, con qualche accorgimento, poter comunque consumare questo così prelibato alimento.
Lo zucchero è presente sulla della piramide alimentare. E’ l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a spiegare quante calorie quotidiane complessive possono essere fornite sotto forma di zuccheri: non più del 5-10%, corrispondente a circa sei cucchiaini al giorno. Attenzione: il quantitativo non si riferisce unicamente allo zucchero in sé, ma a tutti gli zuccheri contenuti naturalmente negli alimenti. Gli zuccheri semplici più comuni infatti si trovano, oltre che nel saccarosio, nel miele, nelle caramelle, nei gelati, nello yogurt, nella frutta, nel latte con lattosio e nei cibi industriali e passano molto velocemente dall’intestino al circolo sanguigno, causando picchi glicemici anche piuttosto importanti, mentre hanno un effetto saziante quasi nullo.
Mangiare dolci senza ingrassare: quando
Il momento della giornata in cui mangiare i dolci è al mattino. Per minimizzare le conseguenze sul nostro organismo, i dolci andrebbero mangiati solo a colazione o, al limite, a metà mattinata come merenda. Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori di Tel Aviv nel 2012, in particolare, ha dimostrato che mangiare un dolcetto a inizio giornata aiuta a velocizzare il metabolismo e ad attivare più rapidamente le funzioni cerebrali. Inoltre, c’è tutta la giornata per smaltire le calorie assunte, senza rischio che si trasformino in grasso superfluo. Mangiare dolci a fine pasto, invece, sia a pranzo che a cena, è assolutamente sconsigliato. E se proprio non si riesce a farne a meno, meglio dopo pranzo, evitando però di assumere carboidrati nelle altre portate.
Dolci quando si è a dieta
Se si deve perdere peso o si hanno problemi di salute per cui lo zucchero è controindicato, ovviamente l’ideale è evitare quanto più possibile i dolci. Il nostro cervello, però, richiama spesso e con forza il desiderio di dolci come forma di autoconsolazione o gratificazione, e non è sempre possibile riuscire a controllarsi, soprattutto in momenti particolarmente stressanti e difficili. Anche se si è a dieta, è possibile concedersi un po’ di dolce: basta non esagerare nelle quantità e nella frequenza: ammesso non più di un piccolo dolce a settimana. E’ importante anche individuare il momento della giornata più adatto per concedersi questo strappo oltre che scegliere il tipo di dolce giusto.
Mangiare dolci quando si è a dieta: quali scegliere
Quali dolci mangiare quando si è a dieta. Ecco i dolci che possono essere mangiati, con moderazione, quando si è a dieta: cioccolato fondente: uno studio condotto dall’Università degli Studi de L’Aquila ha dimostrato che il cioccolato aiuta migliorare le funzioni cognitive e l’apprendimento, soprattutto grazie ai flavonoidi che contiene, grandi alleati della salute cardiovascolare e cerebrale. Mangiare 10-20 grammi di cioccolato fondente al giorno, quindi, non è solo concesso ma anche consigliato. dolci fatti in casa, meglio se in versione light: basta sostituire le farine raffinate con quelle integrali, il burro con l’olio extravergine d’oliva o l’olio di semi, la panna con lo yogurt, e la frutta candita o sciroppata con quella fresca. Via libera quindi alla crostata di frutta, concessa anche nelle diete degli atleti professionisti, al ciambellone all’acqua o, anche, alla torta caprese, sempre seguendo ricette light che non prevedano uso di burro e contemplino quantità ridotte di zucchero.