Omicron è ormai predominante in Italia e ci sono dei sintomi, ben 8, che secondo uno studio condotto in Sudafrica sono presenti nei pazienti contagiati con la variante in questione.
I sintomi della variante Omicron
I sintomi che non vanno sottovalutati sono, sempre secondo lo studio, mal di schiena nella zona lombare, mal di gola, naso che cola, la congestione, il mal di testa, la stanchezza, gli starnuti, la sudorazione notturna e i dolori muscolari.
Come osserva anche un report della Uk Health Security Agency, è più rara invece la perdita del gusto e dell’olfatto e la febbre, mentre il picco di trasmissibilità avverrebbe più tardi rispetto alle altre varianti. In base alle risposte di alcuni pazienti sui loro sintomi, è emerso ad esempio che il mal di gola è più frequente nei contagiati da Omicron (53% contro il 34% dei Delta).
Omicron: i tempi della trasmissibilità
Per quanto riguarda la trasmissibilità della variante Omicron, un rapporto dell’Istituto nazionale per lo studio delle malattie infettive giapponese segnala che la fase “massima” della diffusione virale avverrebbe ben più tardi che per altre varianti. Il picco di trasmissibilità di Omicron, secondo il rapporto pubblicato su Bmj, è stato osservato dopo 3-6 giorni dall’apparire dei sintomi o dalla diagnosi della malattia.
Omicron sopravvive 8 giorni su oggetti di plastica
Un nuovo studio su Omicron potrebbe contribuire a spiegare la sua velocità di diffusione: questa variante del coronavirus, secondo alcune ricerche, sembra mantenere la capacità di infettare anche dopo essere stata nell’ambiente per un lungo periodo di tempo, fino a 8 giorni.