Modica – I due consiglieri comunali di Modica, Ivana Castello Giovanni Spadaro, del gruppo Pd, hanno presentato una interrogazione urgente a risposta scritta in merito alla decisione dell’Amministrazione Abbate di procedere alla messa in sicurezza delle edicole cimiteriali.
Scrivono Castello e Spadaro “abbiamo appreso che a seguito di un incontro con i cittadini interessati, l’amministrazione comunale ha deciso di procedere ai lavori di messa in sicurezza delle edicole cimiteriali in danno delle confraternite inadempienti. Finalmente, quindi, l’amministrazione ha deciso di attuare quanto doveva fare già da tempo”. Tuttavia i due esponenti dem non mancano di sottolineare che “se si fosse proceduto prima le condizioni degli immobili interessati sarebbero state meno gravi di quelle attuali e quindi gli oneri di intervento, in prima battuta a carico del Comune salva la successiva rivalsa, sarebbero stati sicuramente inferiori”. Non manca però ‘una nota dolente’ a detta dei due interroganti, ovvero “se sia vero che l’edicola “G. Di Vittorio” sia stata esclusa dal programma degli interventi di messa in sicurezza “in danno” per cui, essendo del tutto anomalo, se non assurdo, che proprio la principale delle edicole fatiscenti (per la quale da tempo, ricordiamo, è inibito l’ingresso ai familiari dei defunti) sia esclusa dal programma di messa in sicurezza chiediamo al sindaco di fornire adeguanti chiarimenti al riguardo auspicando di ricevere assicurazioni circa la infondatezza della notizia dell’esclusione della “G. Di Vittorio”.
E per finire Ivana Castello e Giovanni Spadaro lanciano un allarme “nella temuta ipotesi che si tratti di una notizia vera, chiediamo al Sindaco di spiegare sulla base di quale normativa, nell’ambito di un programma di messa in sicurezza di immobili che ricadono nel demanio comunale, si stia procedendo a una distinzione tra defunti di serie A e defunti di serie B peraltro destinati a retrocedere a ulteriori categorie inferiori. Rinnoviamo comunque la nostra disponibilità a discutere e valutare ogni possibile soluzione all’annosa questione”. (da.di.)