Nasce a Comiso, ufficialmente, la consulta giovanile. “Un organismo che sarà da stimolo nei confronti dell’amministrazione”. Dichiarazione del sindaco, Maria Rita Schembari, e dell’esperto alle politiche giovanili, Biagio Zago. “Un importante punto programmatico della Giunta Schembari è realizzato per volontà del sindaco e grazie al lavoro del suo esperto alle politiche giovanili Biagio Zago – ha commentato Maria Rita Schembari – che si è fatto estensore e ha poi condiviso il regolamento abbozzato sia col sindaco sia con gli altri assessori. Regolamento che è approdato ed è stato approvato in Consiglio comunale nella seduta del 14 dicembre scorso. I giovani d’età compresa tra i 16 e i 30 anni potranno, una volta indicati dai propri gruppi o partiti politici o associazioni, anche religiose di ogni confessione, far parte di questo organismo che sarà da stimolo nei confronti dell’Amministrazione comunale per le decisioni che riguardano soprattutto l’ambito giovanile. Un ringraziamento particolare a Biagio Zago e a chi ha collaborato con lui”.
“Con Delibera di Consiglio Comunale n. 78 del 14/12/2021 è stata istituita la Consulta Giovanile – spiega Biagio Zago- . Così come sancito del nostro Regolamento della Consulta, questa ha l’obiettivo principale di promuovere la partecipazione dei giovani alle scelte dell’Amministrazione. Ovviamente, sappiamo che queste parole se non accompagnate da una spinta pratica servono a poco. La nostra Consulta – ancora Zago – si muove con una spinta in più rispetto alle altre: poiché nasce e si sviluppa partendo dai giovani, contribuisce alla loro socializzazione, alle conoscenze ed alle opportunità offerte dal mondo lavorativo e non. Le finalità partono dalle loro esigenze, dalle loro visioni ed idee senza in questo essere ostacolati da alcuno. Escluse le attività tecniche della Consulta, essa quindi si avvale di tutto il mondo giovanile comunale, inserendo all’interno della stessa ogni associazione e singoli cittadini che abbiano una forza ed una visione in più. Le finalità in questo senso diventano molteplici ma penso possiamo sintetizzarle in un’unica parola: comunità. Crediamo fortemente nell’identità stessa di ognuno di noi e questa deve saper essere sfruttata usando ogni mezzo utile possibile. La comunità esalta l’uomo e la Consulta ne rappresenta la massima rappresentazione. Il nostro regolamento si muove in maniera chiara e soprattutto inclusiva.
Partirei da un punto focalizzante: non abbiamo inserito un numero massimo di partecipanti. Il motivo è semplice: si tratta di una consulta nuova in città, forse la prima stabile dopo anni, e non possiamo permetterci il lusso di lasciare fuori opportunità e risorse comisane. Ognuno avrà modo di sentirsi ed essere attivamente partecipe con una sola, splendida, clausola: far parte di una associazione a qualsiasi livello. E dico splendida perché fa parte di quello scopo di comunità detto prima: la consulta dura in carica praticamente cinque anni (attivandosi e decadendo insieme al Sindaco. In questo senso l’attivazione adesso è straordinaria e di fondamento per le prossime), mentre le associazioni restano. Riuscire ad avvicinare un giovane, non solo alla consulta, ma alla vita sociale attiva in generale penso sia fondamentale. Nel dettaglio – conclude Zago – possono partecipano: rappresentanti di istituti di istruzione secondaria; organizzazioni giovanili politiche; organizzazioni giovanili religiose; associazioni di qualsiasi tipo purché registrate ed attive in città”.