Nel dibattito politico in vista delle prossime elezioni amministrative e dell’elezione del sindaco, a Scicli, registriamo un intervento programmatico della lista civica SiAmo Scicli che appoggia la candidatura a primo cittadino di Mario Marino. Dopo aver subito affermato con decisione “l’agricoltura torni ad essere l’attivita’ trainante a Scicli” ecco quanto si legge nel documento “Innovazione tecnologica, lotta alle distorsioni di filiera, ricerca ed un nuovo brand. Queste le nostre proposte per rilanciare l’agricoltura sciclitana. Gli agricoltori che hanno contribuito a rendere la nostra città tra le più interessanti nel panorama internazionale, fino a dieci, quindici anni fa, riuscivano, con il proprio lavoro, a guadagnare e a guardare il futuro con ottimismo. Ora non si riesce neanche a vivere con dignità. Non si può parlare di crescita se a “crescere” non sono tutti gli attori coinvolti: primi fra questi gli operatori di un settore che ci ha dato tanto”.
Poi dalla lista confermano di “avere raccolto le grida d’allarme provenienti dal territorio dove i problemi si sono incancreniti e dove è necessario individuare percorsi risolutivi. Stiamo parlando di Scicli che da terra di sapori unici si è, sempre più, trasformata in terra di “dolori”. Il mondo agricolo soffre da troppo tempo. Ne siamo consapevoli. Agricoltori senza più redditi dignitosi. Giovani non più attratti dal profumo della campagna e dagli odori delle produzioni uniche di questa terra, costretti a emigrare verso lidi lontani. Una terra che, per tanto tempo, è stata custode di primati e generatrice di specialità gastronomiche rischia, giorno dopo giorno, di perdere il “gusto” di generare e di “credere” in un futuro in grado di rimettere al centro l’agroalimentare. Stiamo rischiando di dimenticare la terra e la cura delle piante. E tutto ciò, per chi vive a Scicli, significa dimenticare se stessi. E se non ricordiamo chi siamo e da dove veniamo, rischiamo di perderci la possibilità di alimentare ogni prospettiva per il futuro”. Dopo queste premesse e dopo aver tracciato tale desolante quadro, tuttavia da SiAmo Scicli arrivano anche le proposte, ritenendo che l’agricoltura sia la priorità dell’azione politica. “in questo mondo non si entra senza le giuste chiavi: innovazione, rispetto del lavoro, lotta alle distorsioni commerciali.
Lavoriamo per un grande “Patto per l’innovazione” (Scicli Centro di Ricerca Agroalimentare) partendo dalle esperienze già in atto con prestigiose università come la Sant’Anna di Pisa. Mettendo in rete progetti di ricerca, nei quali ha creduto l’assessorato all’Agricoltura della Regione Sicilia, si può puntare alla creazione del centro. Tra i primi obiettivi: sperimentare l’estrazione del licopene dal pomodoro, estrarre oli essenziali dalle piante aromatiche per uso cosmetico e farmaceutiche, lavorare ad un grande progetto di tracciabilità, implementare innovative attività di marketing. Tra cui la creazione di un brand “Born in Scicli” per garantire ulteriore valore aggiunto alle nostre produzioni. Non si tratta di parole vuote o promesse vane. Stiamo già lavorando in questo senso. E tutto questo significa anche che cambierà molto per la nostra città. Sarà creato più valore aggiunto per le produzioni, così da garantire redditi adeguati. Ci saranno più occupati in agricoltura. Si realizzerà più integrazione con la trasformazione agroalimentare. Ma non solo. Sarà avviata una significativa lotta alle distorsioni di filiera. Tutto per fare in modo che l’agricoltura torni ad essere il settore trainante, così da fare scoprire ai giovani il “piacere” di valorizzare la terra mentre gli agricoltori riacquisteranno fiducia nelle proprie potenzialità e in quelle della propria terra. È la terra che nutre l’uomo, non i grandi progetti vuoti”. (da.di.)