Mancano solo due metri per raggiungere il piccolo Rayan, il bambino di cinque anni caduto in fondo a un pozzo di 32 metri in un villaggio marocchino nella città collinare settentrionale di Chefchaouen cinque giorni fa. “Ci siamo quasi”, ha detto uno dei leader delle operazioni di soccorso, Abdesalam Makoudi. “Abbiamo lavorato senza sosta per tre giorni e la stanchezza sta aumentando, ma l’intera squadra di soccorso sta resistendo”. I soccorritori hanno scavato una buca parallela a una profondità di 31 metri e sono anche riusciti a inviare una telecamera a circuito chiuso per comunicare con Rayan. Inoltre, hanno calato nel pozzo una maschera di ossigeno, cibo e acqua. Il ragazzo è cosciente ma ha lividi sul viso e mostra segni di stanchezza. LE IMMAGINI DELLA DIRETTA DEL SALVATAGGIO DEL PICCOLO #RAYAN #SAVERAYAN
Una roccia blocca i soccorritori a due metri da Rayan
Nel corso della notte i soccorritori hanno raggiunto l’ultimo ostacolo prima di raggiungere il piccolo Rayan, ormai al suo quinto giorno di prigionia nel pozzo. Una roccia che viene picconata a mano molto lentamente per evitare che Rayan possa scivolare ancora più giù nel pozzo. Il pozzo è infatti profondo 60 metri.