Scicli – Possono tirare un sospiro di sollievo i cittadini sciclitani che si erano visti recapitare avvisi di accertamento certamente errati della TASI 2016 sulle abitazioni principali e l’erroneo calcolo dell’importo della TARI 2021, Infatti l’accertamento TASI 2016 sarà annullato in autotutela e la scadenza TARI 2021 differita al 31 marzo 2022. A darne notizia Cgil e Cisl una cui delegazione ha incontrato il Sindaco, Enzo Giannone, l’Assessore Bruno Mirabella ed il Responsabile del Settore IV – Entrate – Sviluppo Economico dott.ssa Valeria Drago. Le due organizzazioni sindacali affermano “priorità nell’agenda dei lavori alla questione relativa al ricevimento, da parte dei contribuenti, di avvisi di accertamento per il mancato pagamento della Tasi 2016 per le abitazioni principali, nonostante tale tributo nel caso di specie non fosse dovuto, secondo le disposizioni contenute nella legge di Stabilità 2016, nel Regolamento IUC e nella Delibera n. 19 del 29.04.2016.
Successivamente è stato affrontato Il punto relativo alle bollette Tari 2021 con un importo erroneamente calcolato dall’ente stesso. A tal proposito prendiamo atto che il Comune di Scicli ha accolto le richieste avanzate dal sindacato ed ha notiziato che per quanto riguarda la TASI 2016 provvederà ad annullare in autotutela gli avvisi di accertamento. Per quanto riguarda la TARI 2021, il Comune ha disposto il differimento della scadenza del pagamento al 31 marzo 2022. Atteso che si sono rese necessarie alcune verifiche tecniche, sarà l’ufficio Tributi del Comune, entro tale data, a comunicare ai contribuenti eventuali rettifiche degli avvisi di pagamento già inviati”. Poi Graziana Stracquadanio, responsabile della Camera del lavoro di Scicli e Angelo Galanti responsabile della CISL di Scicli, concludono “abbiamo chiesto che nel più breve tempo possibile siano forniti chiarimenti in merito ai pagamenti già effettuati dai contribuenti ignari delle sopracitate difformità. Nonostante riteniamo positivo l’esito dell’incontro ci teniamo a sottolineare che non è ammissibile che l’errore o la disfunzione del sistema amministrativo ricada sulle spalle del cittadino, quest’ultimo non deve pagare più di quanto è effettivamente dovuto per errori o responsabilità di altri.
Per il sindacato il contribuente è un soggetto che deve essere tutelato nei suoi diritti e pertanto continueremo a monitorare l’evolversi della vicenda attenzionando le scelte e le decisioni che il Comune intenda in futuro intraprendere”. (da.di.)