Quando si soffre di glicemia alta si può mangiare il miele? Vediamo alcuni consigli su cosa mangiare e cosa evitare quando si soffre di glicemia alta. Si sa che il miele, per chi non soffre di problemi di salute, è indicato per la grande quantità di benefici. Infatti, è da sempre usato come medicinale per le sue proprietà antinfiammatorie, antibatteriche e decongestionanti. È indicato per i malanni di stagione al posto di farmaci industriali. Contiene vitamine e sali minerali. Una delle domande che gli individui diabetici si pongono più frequentemente è se il miele rappresenti o meno una buona alternativa allo zucchero. Nonostante molte persone siano convinte del contrario, la risposta è sostanzialmente negativa. Con il termine “glicemia” si indica la concentrazione di glucosio nel sangue. Il glucosio ha un ruolo fondamentale poiché è un nutriente indispensabile per le cellule dal momento che interviene in tutte le loro funzioni.
Il glucosio viene assunto attraverso gli alimenti ma può essere anche sintetizzato dall’organismo ed i suoi livelli sono regolati da meccanismi specifici. In soggetti sani, durante la giornata la glicemia assume valori compresi fra 60 e 130 mg/dl, mentre a digiuno varia fra 70 e 110 mg/dl. Fra 110 e 125 mg/dl a digiuno si parla di iperglicemia. È importante tenere sotto controllo una condizione di iperglicemia poiché questa potrebbe poi portare ad una condizione di ridotta tolleranza al glucosio oppure al diabete. Si tratta quindi di un problema da non sottovalutare e per il quale l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale. Le cause della glicemia alta sono molteplici. Sembra che l’ereditarietà e i fattori ambientali siano i principali responsabili. Per fattori ambientali si intende una cattiva alimentazione, la sedentarietà, lo stress, uno stile di vita disordinato. L’obesità è un fattore fondamentale che predispone all’iperglicemia e al diabete e pertanto, in questi casi, è altamente raccomandata la perdita di peso attraverso un regime alimentare ipocalorico e una moderata attività fisica. Anche i pazienti normopeso o sottopeso affetti da iperglicemia beneficiano di un’alimentazione corretta e di uno stile di vita sano.
Glicemia alta: miele e diabete
Molto simile, infatti, è il quantitativo di zuccheri semplici e calorie, elementi che devono essere attentamente valutati dal paziente diabetico. Il miele, essendo ricco di fruttosio, è più dolce dello zucchero, quindi come edulcorante può essere utilizzato a dosi inferiori. Purtroppo, però, essendo un alimento semiliquido, è dosabile con difficoltà. Il miele è oltretutto ricco di vitamine, minerali ed altre sostanze utili per l’organismo, mentre lo zucchero apporta calorie vuote, perché ricco di energia ma estremamente povero di micronutrienti. Ad ogni modo, nonostante siano essenziali per la buona salute del nostro corpo, tali sostanze non sono in alcun modo utili per il controllo glicemico.In definitiva, nel diabete il miele e lo zucchero possono essere utilizzati indistintamente, a seconda delle preferenze, ma moderandone le quantità; ricordiamo infatti che non conta soltanto la qualità dell’alimento (indice glicemico), ma anche e soprattutto il quantitativo ingerito (carico glicemico). Tuttavia, per chi ha il diabete o per chi soffre di glicemia alta il miele non è indicato. Quindi, no, con il diabete o con la glicemia alta non va bene assumere miele. Questo perchè contiene 40% di fruttosio, 40% di glucosio. Dunque, anche se è un dolcificante naturale contiene lo stesso molti zuccheri che poi vanno nell’organismo e che dovranno essere assorbiti. Per le proprietà del miele, chi ha diabete e glicemia alta deve fare molta attenzione. Anche perchè è difficile riuscire a quantificare il miele per la sua consistenza. Naturalmente, prima di qualsiasi decisione è opportuno consultare il proprio medico o un nutrizionista per ogni caso specifico.
Glicemia alta: i rimedi
Alcuni cibi sono validi rimedi per abbassare la glicemia alta. Tra questi troviamo: gli asparagi, che sono ricchi di vitamine e fibre; i mirtilli, che tengono sotto controllo la glicemia grazie alla presenza di antocianine; i semi di lino, che regolano l’assorbimento del glucosio, e la cannella, che modula la secrezione di insulina e combatte il diabete. In ogni caso esistono degli accorgimenti importanti, alcuni conosciuti da sempre ma spesso sottovalutati, sui quali è bene porre la giusta attenzione per prevenire o contrastare disturbi come la glicemia alta. L’idratazione ad esempio è fondamentale. Tutti sappiamo quanto sia importante bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno, ma pochi di noi sono costanti in questa buona abitudine. Anche la sedentarietà è una cattiva abitudine da abbandonare. Un efficace rimedio contro la glicemia alta è infatti l’attività fisica costante, in cui siano previsti almeno tre giorni a settimana di esercizi o camminata. Infine, studi scientifici hanno dimostrato che lo stress e la qualità del sonno influiscono sui livelli di glicemia, in particolare sul cortisolo che è strettamente legato al glucosio, e sulla sensibilità all’insulina. Adottare tecniche di rilassamento per gestire lo stress e migliorare il sonno notturno è una delle migliori soluzioni per garantire il benessere di tutto l’organismo. Per evitare ogni problema è opportuno consultare il proprio medico di famiglia.