La glicemia alta o iperglicemia è il sintomo principale del diabete, malattia con cui convivono almeno 3 milioni di italiani. Non tutti sanno che i mirtilli e altri alimenti (l’avocado, cannella, semi di chia, mango ed alcune spezie) aiutano a tenere bassa la glicemia. Ma come si manifesta la glicemia alta e cos’è l’indice glicemico? Per indice glicemico si intende l’entità dell’aumento della glicemia dopo l’assunzione di alimenti a base di carboidrati, rispetto ad un valore di riferimento rappresentato dall’assunzione di glucosio puro. Evitare i picchi glicemici rappresenta un obiettivo importante nella prevenzione del diabete, dato che le impennate degli zuccheri nel sangue, che si verificano dopo i pasti a base di molti carboidrati, sono uno dei fattori di rischio dello sviluppo della malattia. La glicemia alta è un aumento della concentrazione del glucosio nel sangue, e, con il passare del tempo, può portare alla comparsa di complicanze molto pericolose per la salute.
Glicemia alta o iperglicemia: danni alla salute
Infatti l’iperglicemia, associata al diabete, può alterare il funzionamento di diversi organi. A correre i rischi maggiori sono gli occhi, i reni, il sistema nervoso, il cuore e i vasi sanguigni1,2. I primi possono ritrovarsi alle prese con la retinopatia diabetica, patologia alla base della maggior parte dei casi di cecità nella popolazione adulta in età lavorativa1. A causarla sono i danni indotti dall’iperglicemia a livello dei capillari sanguigni presenti della retina; sono però anche altri i vasi sanguigni che possono essere danneggiati dall’iperglicemia, tanto che il 70% dei decessi nella popolazione diabetica sono associati proprio alle sue complicanze cardiovascolari, fra cui sembra essere inclusa l’aterosclerosi1,2. Inoltre, l’eccesso di glucosio nel sangue è dannoso anche a livello delle arteriole presenti nei reni. La sua conseguenza è la cosiddetta nefropatia diabetica, la seconda causa più frequente di insufficienza renale terminale1.
Mangiare mirtilli per abbassare la glicemia alta
Ci sono alcuni elementi capaci di abbassare i livelli di zuccheri nel sangue e quindi di evitare il rilascio dell’insulina, l’ormone secreto dal pancreas responsabile della regolazione della glicemia. Tra questi, alcuni frutti, spezie, proteine e, a sorpresa, alcuni grassi, del tipo “buono”, cioè insaturi.
Glicemia alta, mangiare mirtilli contro glicemia alta e malattie cardiovascolari
Uno studio pubblicato sul Journal of Nutrition ha dimostrato che mangiare una manciata di mirtilli al giorno (basta anche uno yogurt con pezzi) incide sulla produzione di insulina, l’ormone secreto dal pancreas che regola il livello di zuccheri nel sangue. Il consumo abituale può ridurre il rischio di sviluppare il diabete in soggetti a rischio. Mangiare 150 grammi di mirtilli ogni giorno migliora la salute del cuore. E può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari fino al 15%. Lo afferma uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition condotto dalla University of East Anglia in collaborazione con The Harvard T.H. Chan School of Public Health, l’Università di Southampton, l’Università del Surrey e l’Università di Cambridge. Il segreto negli antociani, flavonoidi che danno il colore rosso e blu dei frutti. I mirtilli sono ricchi di particolari flavonoidi, chiamati antociani, che sono i responsabili del colore rosso e blu dei frutti. Il team ha studiato gli effetti del consumo quotidiano di mirtilli in 138 persone, di età compresa tra 50 e 75 anni, in sovrappeso o obese e con sindrome metabolica. Lo studio di sei mesi è stato il processo più lungo del suo genere.