Ragusa – Ormai il problema del rincaro dell’energia, del gas, delle materie prime e dei carburanti è generalizzato e non è più una questione delle sole industrie energivore, ma anche delle piccole attività della ristorazione. Un impatto negativo diretto sotto forma di rincaro delle bollette assolutamente non sostenibile. Un problema che si ripercuote sulle filiere a monte, ad esempio per ciò che riguarda il comparto agroalimentare con danni notevoli a produttori e trasformatori. Queste difficoltà, queste incertezze, unite alla paura e alle difficoltà legate alla pandemia, stanno mettendo in ginocchio molte piccole imprese. “Le testimonianze dei nostri imprenditori – spiega Federica Muriana, presidente territoriale Cna Ristorazione Ragusa – ci restituiscono a fine 2021 e inizio 2022 un quadro di aumenti indiscriminati che si innestano sugli ulteriori aumenti già avvenuti nel corso dell’anno rispetto al 2020. E la corsa al rialzo non è finita e non registriamo interventi correttivi. Il nostro vuole essere un grido d’allarme che deve essere ascoltato”.
Le attività di bar e ristorazione sono tra le più colpite dai rincari con oltre il doppio di quello che pagavamo uno o due anni fa. “Il caro-energia, del gas e l’aumento delle materie prime – prosegue Muriana – rischiano di generare una drastica frenata della ripresa economica erodendo i margini di guadagno e la fiducia delle imprese. La ristorazione è un comparto delicato e di certo il settore continuerà ad essere un riferimento importante per l’economia del nostro territorio, per la filiera agroalimentare e per il turismo ma occorre ripensare al ruolo dell’Horeca del futuro sempre più legata alla sostenibilità ambientale che parlerà un linguaggio digitale, dalle prenotazioni alla gestione delle consegne, ai pagamenti sino alle attività di customer care. Abbiamo contribuito ad offrire le nostre riflessioni da portare nei tavoli del Governo. Proroga dell’esenzione della Tosap/Cosap e reintroduzione dei voucher. Diffusione dei dati sul Covid su base settimanale per ridurre il clima d’incertezza e sostegno alla formazione qualificata. Transazione fiscale e moratoria sui rifiuti. Istituzione del credito d’imposta per i prodotti alimentari e, ultimo solo in ordine di elencazione, un pacchetto di interventi strutturali per il settore eventi, attività praticamente ferme che rischiano la chiusura in blocco.
Sono queste le proposte organiche per la ristorazione presentate dalla nostra confederazione nell’ambito del tavolo convocato dal viceministro dello Sviluppo economico”. Il comitato esecutivo della Cna territoriale Ragusa, riunitosi alla presenza del presidente territoriale Giuseppe Santocono e del segretario territoriale Carmelo Caccamo, sostiene la necessità di ottenere interventi immediati anche nelle nostre comunità. La Cna dialogherà con i sindaci avvertendosi il bisogno di sostegni immediati, agevolazioni ed esenzioni di tributi per venire incontro ad un settore fortemente colpito dai vari decreti.