Roma – La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il referendum sulla responsabilità diretta dei magistrati. Nel corso di una conferenza stampa il presidente della Consulta, Giuliano Amato, ha spiegato che “il nostro ordinamento prevede la responsabilità indiretta, quindi il quesito più che abrogativo sarebbe stato innovativo”.
Dichiarato inammissibile anche il referendum sulla cannabis. “Io lo chiamo referendum sulle sostanze stupefacenti, perchè con questo quesito scompare il divieto di coltivazione delle droghe pesanti e già questo è sufficiente a farci violare obblighi internazionali”, ha spiegato Amato. (ITALPRESS).
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