Si è svolta nei giorni scorsi, all’insegna della cultura, dell’arte e della solidarietà la visita della Presidente Nazionale di Unicef Italia Carmela Pace, accompagnata dal Presidente Regionale del Comitato Unicef Sicilia Vincenzo Lorefice e dalla Presidente Provinciale del Comitato Unicef Ragusa Elisa Mandarà alla splendida mostra “L’ombra del gesto – metalinguaggi astratti” che il SilvaSuriMuseum ha dedicato al noto maestro siciliano Turi Sottile, per le cure di Antonio Vitale, negli spazi espositivi dell’elegante struttura sita a Marina di Ragusa. La trasferta dei vertici nazionali e regionali dell’Unicef, presente il grande artista, si è svolta a seguito della seconda importante collaborazione tra il Comitato Provinciale per l’Unicef di Ragusa e il SilvaSuriMuseum: dopo la fortunata mostra dell’artista Franco Polizzi (curata da Elisa Mandarà), nel 2019, i proventi del cui catalogo sono stati destinati interamente all’Unicef e finalizzati alle principali emergenze di bambine, bambini e adolescenti, la generosa disponibilità del titolare del SilvaSuriMuseum Salvatore Tumino ha disposto che anche i proventi del catalogo della mostra del maestro Sottile fossero devoluti all’Unicef e destinati alla bruciante emergenza Afghanistan. La Presidente Nazionale Carmela Pace ha concesso il patrocinio di Unicef Italia alla kermesse, avendone riconosciuto le pregevoli valenze culturali e umanitarie.
La visita alla mostra ha conosciuto un bellissimo clima di reciproche intese ideali. I Presidenti Nazionale Pace, Regionale Lorefice e Provinciale Mandarà sono stati amabilmente accolti dall’organizzatore Salvatore Tumino e dal curatore Antonio Vitale, che ha guidato gli intervenuti con sicura competenza lungo il prezioso percorso espositivo. Il valore aggiunto inestimabile dell’occasione è stata la straordinaria presenza del maestro Turi Sottile, grande affabulatore, che ha incantato gli ospiti con i suoi racconti e con i lucidi commenti alle sue superbe opere. Nato ad Acireale nel 1934, Turi Sottile, che vive da decenni a Roma, è presente con le proprie opere in oltre trenta Musei d’Arte Moderna e Contemporanea ed importanti collezioni pubbliche e private nel mondo. Pittore di rilievo internazionale, ma anche grande organizzatore artistico culturale, a lui si deve la nascita della Rassegna Internazionale d’Arte (da cui tra l’altro emergerà poi la Transavanguardia), organizzata per tanti anni alle Terme di Acireale ed intesa fin dagli albori come luogo d’indagine e fruizione dei più diversi linguaggi artistici, tra sedimentazioni e sperimentazioni.
Innumerevoli gli spunti della conversazione stabilita in seno a questa bellissima occasione, originata anzitutto dal desiderio di Rosa e Salvatore Tumino, di essere tangibilmente vicini all’infanzia fragile, con l’Unicef. Significativa la dicitura riportata in catalogo: “Afghanistan: Noi restiamo. Per Ogni Bambino. Con il contributo donato per questo catalogo darai la possibilità ad UNICEF di continuare ad essere presente in Afghanistan e di proseguire nella difesa dei diritti di tutti i bambini che hanno bisogno della nostra presenza e del nostro aiuto. Stiamo moltiplicando gli sforzi per raggiungere e assistere il maggior numero di bambini e di famiglie in stato di assoluta necessità. Per farlo abbiamo bisogno anche del tuo aiuto!”. Ovviamente uno dei nuclei caldi della riunione è stata la discussione sull’arte, grazie anche alla presenza del pittore Franco Polizzi, volontario Unicef, ma si è lungamente affrontato anche il tema dei diritti umani negati, posto dai volontari Unicef Donatella Mandarà ed Enrico Schembari, nelle loro competenze specialistiche giuridiche.
La mostra presenta sessantaquattro opere, in simbolica rappresentanza dei 64 anni intercorsi dalla prima mostra dell’artista, svoltasi a Messina nel 1958. L’ esposizione è pensata come un viaggio diacronico per ripercorrere dal 1988 le diverse fasi della sua grammatica pittorica verso un identitario modo di raccontarsi, accarezzando il sogno di poter “dipingere sul nulla”. In tutte le opere la vera protagonista della narrazione pittorica è sempre la Luce che, nella sua mutevole natura, attraversa, colpisce ed innerva l’opera, divenendo parte integrante della stessa. L’ombra del “gesto” è dunque un inno al “segno” pittorico e, di riflesso, al suo mutamento: all’espressione artistica che nel tempo si trasforma e diventa stile. Lungo le 64 opere esposte, il visitatore è chiamato a partecipare al sentire dell’artista anche attraverso i titoli delle opere, spesso stranianti, per invitare chi si confronta con l’opera a farla più intimamente propria. L’esposizione sarà visitabile fino al 26 febbraio 2022, con una chiusura postergata rispetto alla data prevista, a fronte del grande successo di pubblico e di estimatori.