Milano, 23 febbraio 2022 – Ottanta persone con diabete provenienti da tutta Italia parteciperanno al corso sulla conta dei carboidrati organizzato da Fand-Associazione Italiana Diabetici. L’evento, attraverso cui la Fand dà il via a una serie di iniziative tese a formare le persone con diabete, prenderà il via venerdì 25 febbraio sino domenica 27 a Perugia. “Io, persona che conta” sarà l’occasione per offrire nozioni indispensabili soprattutto a chi è costretto a vivere gestendo l’equilibrio fra alimentazione e iniezioni di insulina. La più grande associazione dedicata al diabete d’Italia – annovera al suo interno 120 associazioni federate – è riuscita a mettere insieme un’offerta gratuita per i partecipanti che hanno solamente l’onere del viaggio. Il tutto è stato reso possibile grazie al contributo non condizionante di Medtronic e Meteda.
“E’ un progetto qualificante per Fand che sin dall’ultima Assemblea nazionale ha stabilito un concreto rinnovamento che punta alla realizzazione di appuntamenti dedicati prevalentemente alla formazione delle persone con diabete – ha dichiarato il Presidente Emilio Augusto Benini -. Intendiamo formare il paziente, non solo per se stesso e per tutto ciò di cui ha bisogno nella gestione della sua malattia, ma sarà nostra cura procedere verso la formazione che consentirà alle persone con diabete di dedicarsi agli altri, a sopperire a quelle mancanze che sempre più spesso si registrano nelle strutture sanitarie comprese le diabetologie”. Alla realizzazione del programma partecipano diabetologi, dietisti e diabetici esperti. “Andiamo a formare i pazienti dando loro gli elementi indispensabili per la gestione della malattia – ha spiegato Manuela Bertaggia, Vicepresidente Fand e responsabile organizzativa del corso – il calcolo dei carboidrati è uno di questi. Dai nostri gruppi social e dalle mail che arrivano all’associazione registriamo un gran numero di persone con diabete che o non sanno, oppure lo hanno dimenticato, ma hanno la necessità di apprendere le regole del counting.
Non formuliamo nessuna colpa a chi non insegna a contare i carboidrati, prendiamo semplicemente atto delle difficoltà che ci sono, del poco tempo che i medici hanno per dedicarsi alla miriade di pazienti di cui sono piene le diabetologie italiane. Sia chiaro, non ci vogliamo sostituire a nessuno. Facciamo solo quello che possiamo e che sappiamo fare”.