Ragusa – Questa volta l’intervento del movimento Territorio Ragusa non riguarda l’elencazione dei lavori pubblici in ritardo o ancora da appaltare e così via, ma investe il problema più generale, e ancor più importante delle progettualità necessarie per accedere ai fondi del PNRR, rifacendosi ad una recente iniziativa dell’assessorato regionale agli enti locali, di concerto con l’ANCI, per monitorare le esigenze degli enti locali in ordine appunto a tale progettualità. E proprio su questo vertono le perplessità dell’ufficio di segreteria di Territorio Ragusa, riunitosi per verificare la situazione in città. Dal movimento osservano “per la città capoluogo, poco si sa sull’attività dell’ente locale per intercettare i finanziamenti su tutti gli ambiti previsti: sanità, cultura, ambiente, digitalizzazione, amministrazione della giustizia, rivoluzione verde e transizione ecologica”, per proseguire “dopo gli annunci iniziali e gli entusiasmi forse anche troppo anticipati, è calato il silenzio sulle procedure di avanzamento delle proposte e su tutto l’iter che dovrebbe portare all’erogazione dei finanziamenti per i progetti approvati.
Sarebbe ora che la città possa comprendere le linee sulle quali si sta muovendo l’amministrazione, con quali risultati, quali sono i progetti avanzati che possono essere oggetto di finanziamento, secondo le regole del PNRR e, alla luce dell’iniziativa regionale citata, quali possano essere le esigenze di avere qualificate professionalità a disposizione per accelerare l’iter di progettazione e presentazione delle istanze e per potersi muovere agevolmente nella giungla normativa con adeguate esperienze e competenze”. Poi Territorio conclude “non vorremmo che l’eventuale presunzione di poter fare da soli ci possa far ritrovare con un pugno di mosche in mano o, peggio, con le briciole delle ingenti somme a disposizione per progetti secondari e di scarsa importanza per lo sviluppo del territorio”. (da.di.)