Ragusa – Scongiurata, a Ragusa, la spiacevole possibilità che le manifestazioni per la pace e contro l’invasione russa dell’Ucraina fossero due e in date diverse, ovvero il sit in promosso da Anpi e Cgil per mercoledì pomeriggio in piazza San Giovanni, e la marcia per la pace annunciata inizialmente per lunedì pomeriggio dal sindaco Peppe Cassì. Infatti nel freddo pomeriggio domenicale, da palazzo di Città è stata diffusa una nota stampa ufficiale in cui il sindaco Cassì comunica “d’intesa con Cgil e Anpi, che avevano indetto una manifestazione contro la guerra per un’Europa di Pace, la Marcia per la Pace di Ragusa è posticipata a mercoledì 2 marzo. Nella giornata precedente, il Consiglio Comunale di Ragusa voterà un atto di indirizzo a favore della risoluzione pacifica del conflitto russo-ucraino; un atto simbolico, che coinvolgerà tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio. Quella di mercoledì sarà quindi la marcia di tutti, oltre ogni ideologia; una sola voce che da Piazza San Giovanni muoverà fino a Piazza del Popolo.
Ragusa, unita e coesa per la pace. Ritrovo dal luogo di partenza del corteo alle 18.00”. Chiarito dunque il disguido che aveva fatto temere, nel pomeriggio di sabato, alla pubblicazione di un post dello stesso Cassì e di un comunicato stampa ufficiale, che si andasse a due distinti appuntamenti per lo stesso obettivo. Restano comunque sempre valide le parole scritte dal primo cittadino di Ragusa nell’annunciare la marcia per la Pace “Di fronte a un’aggressione pretestuosa come quella che l’Ucraina sta subendo, restare in silenzio non è semplicemente possibile. Ogni donna e ogni uomo libero, ogni comunità, ha il diritto e il dovere di manifestare il proprio dissenso. A qualunque latitudine l’opinione pubblica ha il compito di sostenere le vittime, isolare i responsabili. Invito tutti i ragusani e tutti i cittadini del territorio ibleo, le associazioni, gli studenti, i partiti, i movimenti, i sindacati, di qualunque colore politico, credo o ideologia, a una marcia per la pace. Ci ritroveremo in piazza San Giovanni per camminare insieme fino a Piazza Stazione. Da un monumento dedicato ai caduti all’altro, per omaggiare le vittime del conflitto in atto, passando per il Ponte di via Roma, simbolo, come ogni ponte, di unione e di pace.
Un momento dal valore simbolico, un gesto di fratellanza verso chi sta soffrendo. Ragusa non rimane indifferente”. Ed intanto cresce l’attesa per il sit-in promosso dall’associazione dei partigiani Anpi e dalla Cgil, così come aumentano le sigle politiche e civili che vi aderiscono; anpi, cgil, adessobasta, amnesty internationale gruppo 228, anppia, arci 25 aprile, art. 1, auser, circolo lebowski, controvento associazionne marxista rivoluzionaria, generazione zero, gruppo anarchico, ragusa libera, m5, movimento federalista europeo, movimento no guerra no nato, no muos ragusa, partito democratico, piazza futura, ragusa prossima, ragusa attiva, rifondazaione comunista scicli, sinistra italiana, cordinamento per la democrazia costituzionale, uil ragusa, usb ragusa, vocri. (daniele distefano)