Modica – Un nuovo ed importante Museo sarà inaugurato sabato, 5 marzo, a Modica. E’ il Museo Internazionale della pipa”, il primo in Sicilia e tra i pochi in Italia dove si potrà ammirare l’arte e la lavorazione della pipa. A proporre all’Amministrazione comunale di Modica la realizzazione del Museo Internazionale della pipa nella Città della Contea è stato il Maestro delle pipe siciliane, Salvatore Amorelli, titolare della famosa azienda artigiana “Amorelli Pipe”. Una proposta subito accolta ed appoggiata dal sindaco Ignazio Abbate e dall’Amministrazione comunale fino alla predisposizione di una convenzione che ha portato alla realizzazione del Museo. “La realizzazione di un museo della pipa – si legge nella delibera di Giunta comunale – nasce dalla constatazione che non esiste un’offerta museale per un oggetto, espressione di cultura, creatività e arte, riconosciuto come una delle eccellenze del Made in Italy”.
Salvatore Amorelli, noto come Totò, famoso in tutto il mondo, iniziò a creare artigianalmente pipe in un laboratorio a Caltanissetta nel 1979. Poi grazie alla sua arte e alla sua passione per la pipa il marchio “Amorelli” diventò famoso in tutto il mondo nel giro di pochi anni. Totò Amorelli ha omaggiato grandi personaggi del XX secolo, nel 1993 Giovanni Paolo II con una pipa simile ad un bastone pastorale, il presidente statunitense Bill Clinton durante un galà organizzato dal NIAF alla Casa Bianca con una pipa-Sax, il re Abdullah Al Saud dell’Arabia Esaudita con una pipa Narghilè, così l’ex cancelliere tedesco Helmut Kohl e Milo Manara, il fumettista. “Sono estremamente felice di dar vita a Modica, una fantastica città conosciuta in tutto il mondo come gioiello d’arte barocca e come terra del cioccolato Igp, – dice Amorelli – al primo “Museo Internazionale della pipa” in Sicilia. Ringrazio il sindaco Ignazio Abbate e l’Amministrazione comunale per avermi concesso questa opportunità.
Sono estremamente felice di poter condividere con gli altri un’arte che pochi conoscono, la sua storia e il certosino lavoro che si nasconde dietro alla nascita di un piccolo oggetto apprezzato da pochi appassionati ma che racchiude un mondo di cultura e creatività infinita. La mia passione per la pipa è nata per caso nel 1978 quando ero studente universitario a Pisa. Poi è stato tutto un susseguirsi di eventi legati alla mia curiosità per il mondo della pipa e alla voglia di realizzarne una nella mia terra, a Caltanissetta, in Sicilia. E oggi “dulcis in fundo” riesco anche a raccontare agli altri, in questa splendida città ciò che si nasconde nel fantastico mondo della pipa, come nasce, la lavorazione e la realizzazione finale che in alcuni casi è unica per la forma e per le caratteristiche del legno. Spero anche di riuscire a trasmettere alle nuove generazione, tramite il laboratorio didattico che coinvolgerà le scuole, l’amore per la lavorazione artigianale della pipa, un’arte che rischia di perdersi nel tempo”.
Il museo è stato allestito in un angolo storico della città ovvero in Corso Giuseppe Garibaldi a Modica Bassa, una via parallela al Corso Umberto I e a due passi dal Duomo di San Giorgio e dalla chiesa di San Pietro. All’interno del museo, oltre ad uno spazio espositivo attraverso teche con pipe uniche al mondo, si potranno ammirare torni e macchinari di antico pregio e numerosi altri accessori utilizzati per la lavorazione delle pipe. Tra gli oggetti esposti anche il ciocco di Erica Arborea, la materia prima utilizzata per la realizzazione della pipa e foto con pipe uniche realizzate per eventi speciali. Inoltre è stato predisposto un laboratorio didattico dove scolaresche, appassionati, turisti e visitatori potranno scoprire le tecniche della lavorazione della pipa. Una vera e propria bottega artigianale dove verranno tramandati i saperi di antiche tecniche di lavorazione e dove pure i più piccoli potranno scoprire la bellezza di come si realizza una piccola opera d’arte attraverso lo studio, la scelta e la trasformazione della materia prima. (Foto Amorelli)