Mosca – Il premier israeliano Naftali Bennett ha raggiunto Mosca per discutere con il presidente russo Vladimir Putin del conflitto in Ucraina.
Lo riportano i media israeliani che citano fonti del Cremlino.
A Mariupol violata la tregua: “Molto di ciò che sta accadendo ora e di ciò a cui stiamo assistendo e di ciò che accadrà è senza dubbio un modo per combattere contro la Russia. E queste sanzioni che ci vengono imposte sono come una dichiarazione di guerra”. A dirlo, citato dall’agenzia di stampa russa Interfax, è stato il presidente russo Vladimir Putin, che facendo eco al suo ministro degli Esteri Sergei Lavrov poi, secondo la Tass, accusa: “Il lavoro dei corridoi umanitari, in particolare di quello di Mariupol, viene impedito dai nazionalisti ucraini”.
“La Federazione Russa considererà qualsiasi tentativo da parte di altri Paesi di stabilire una no-fly zone sull’Ucraina come una partecipazione diretta alle ostilità” ha proseguito il presidente russo alzando la tensione anche con le parole. Sul fronte diplomatico, c’è da sottolineare la missione a Mosca del premier israeliano Bennet, che ha incontrato Putin. Bennet è il primo leader occidentale a incontrare il presidente russo dallo scoppio della guerra. L’incontro è durato tre ore, poi Bennet è volato a Berlino per incontrare il Cancelliere Scholtz e ha sentito al telefono il presidente ucraino Zelensky, dal quale era stato sollecitato a farsi mediatore visti i buoni rapporti con entrambi i Paesi.
Il decimo giorno di invasione russa
Nel decimo giorno dall’invasione russa in Ucraina ha tenuto banco l’annuncio di un “cessate il fuoco” a Mariupol, con il ministero della Difesa russo che aveva annunciato nelle primissime ore della mattinata una tregua temporanea per aprire corridoi umanitari. E invece, l’evacuazione dei civili dalla città ucraina di Mariupol è stata rinviata a causa di multiple violazioni della tregua annunciata dalla Russia. Lo hanno riferito le autorità municipali. L’evacuazione che sarebbe dovuta cominciare questa mattina “è stata rinviata per motivi di sicurezza” perché le forze russe “continuano a bombardare Mariupol e dintorni” scrive su Telegram la municipalità.