Ragusa – Due le segnalazioni di questa settimana da parte di Comibleo, il Comitato Spontaneo di Volontariato Ibleo del quartiere barocco che prosegue nella propria opera di segnalare criticità ma anche di proporre soluzioni o miglioramenti. La prima segnalazione riguarda la grave condizione in cui versano due ficus storici che sorgono all’interno del Giardino ibleo, all’altezza dell’ingresso più moderno, condizioni forse attribuibili all’eccessivo freddo dei giorni scorsi. Da Comibleo informano che “è stato effettuato anche un sopralluogo da parte dei tecnici del Comune ai quali non è rimasto altro che appurare la grave condizione in cui versano gli alberi” e si chiedono “non sappiamo, adesso, come si intenda intervenire ma è certo che non si tratti dell’unico disagio che si è verificato negli ultimi anni all’interno del Giardino ibleo che ha perso completamente la sua originaria fisionomia e che, adesso, sta facendo i conti con un tentativo di recupero della migliore forma che, però, ha dato risultati relativi.
Ci appelliamo, quindi, ancora una volta all’amministrazione comunale affinché predisponga un intervento sostanziale che consenta al Giardino ibleo, già a partire dalla prossima primavera, di tornare a rivivere. Non possiamo più permetterci, come nel caso dei ficus di queste ultime ore, altre perdite che impoverirebbero questo speciale luogo che ci è stato lasciato dai nostri padri affinché lo salvaguardassimo per le generazioni future. Cosa che, purtroppo, non sta accadendo”. E nei giorni precedenti il comitato spontaneo di residenti di Ragusa Ibla era intervenuto con una proposta al Comune “tesa all’individuazione di siti specifici nell’antico quartiere nell’ambito della realizzazione di impianti fotovoltaici in centro storico, secondo quanto contenuto in una manifestazione dii interesse sull’argomento. Comibleo “ha presentato all’assessore ai Lavori pubblici, ing. Giovani Giuffrida, e all’ing. Carmelo Licitra responsabile del servizio 3-Energia, una propria analisi sulla questione legata alla realizzazione di impianti fotovoltaici nel centro storico”.
Dopo un attento esame della legislazione relativa all’argomento, Comibleo evidenzia che “la magistratura amministrativa in merito alla possibilità di istallazione di impianti fotovoltaici nei centri storici ha più volte sottolineato che numerose costruzioni non sono riconducibili alla categoria di edifici con specifico valore paesistico trattandosi di contesti residenziali costituiti da fabbricati molto eterogenei tra loro, per cui le valutazioni della compatibilità dei pannelli fotovoltaici non possono basarsi sulla salvaguardia dell’integrità dell’edificio secondo un modello edificatorio tradizionale, ma limitarsi a stabilire se le innovazioni inserite nel contesto, siano dissonanti per i cromatismi delle falde, essendo ormai considerate elementi normali del paesaggio. Inoltre, al fine di salvaguardare l’interesse dei cittadini e del contesto storico-artistico del centro storico, si ritiene indispensabile l’adozione di uno specifico atto amministrativo finalizzato alla possibilità d’installazione dei pannelli fotovoltaici sulle coperture delle costruzioni del centro storico, quali terrazze e falde non visibili dall’esterno. Per tutti questi motivi, si propone di concordare con la Soprintendenza uno studio preliminare di fattibilità degli interventi verificabili sull’aerofotogrammetria del centro storico, in grado di garantire la perfetta integrazione architettonica, tenendo conto che le nuove tecnologie non vengono percepite come fattore di disturbo visivo, bensì come un’evoluzione dello stile costruttivo”.
Ed infine le conclusioni di Comibleo in uno con le proposte”ferma restando l’opportunità di adesione offerta ai cittadini dalla manifestazione di interesse promossa dal Comune, alla quale invitiamo ad aderire proponiamo altresì di ampliare i siti del centro storico che si presterebbero per l’installazione dei pannelli fotovoltaici: terrazza dell’asilo di corso XXV Aprile; falda interna del tetto dell’edificio scolastico di piazza G.B. Marini; terrazza dell’edificio comunale di piazza Pola; parte di piazza Dott. Solarino a fianco del serbatoio idrico; copertura del serbatoio idrico di piazza Dott. Solarino; terrazza dell’ospedale Maria Paternò Arezzo; terrazza dell’edificio scolastico del Carmine”. (da.di.)