Ragusa – Promosso dal sindaco di Ragusa Peppe Cassì e dall’assessore alla pubblica istruzione Giovanni Iacono, si è svolto nel pomeriggio di ieri, presso il salone del Centro direzionale comunale della zona artigianale, un incontro con le otto equipe del servizio socio psico educativo che operano, per conto del Comune, in tutti gli istituti scolastici della scuola dell’obbligo della città.
La riunione, è servita a verificare il servizio socio psico educativo svolto durante questo lungo periodo di pandemia che ha visto ancora più impegnati gli operatori a supporto delle scuole e le attività volte a contrastare la dispersione scolastica nelle diverse forme in cui si manifesta. Le equipe sono composte da professionisti assistenti sociali, psicologi, pedagogisti, mediatori culturali, musicoterapisti che il Comune impegna e finanzia sulla base di progetti presentati dalle singole istituzioni scolastiche e dei bisogni specifici e peculiari della determinata realtà scolastica.
L’utilizzo di una equipe per ogni istituzione scolastica è stato uno degli elementi più innovativi del nuovo servizio voluto e portato avanti dall’assessorato alla pubblica istruzione in sinergia con l’assessorato ai servizi sociali. Nel 2020 e 2021 le equipe hanno fornito un rilevante ed efficace contributo in tutte le situazioni di disagio degli studenti, delle famiglie, degli insegnanti, venutesi a creare a seguito della didattica a distanza.
Il Sindaco Cassi nel suo intervento ribadendo l’importanza di questo prezioso lavoro svolto nelle scuole ha affermato: “Questo servizio, che pochi Comuni svolgono in Italia, è utile per accogliere ed accompagnare gli alunni lungo tutto il percorso di crescita educativa e formativa creando le condizioni favorevoli al benessere psico-fisico dell’alunno e grazie a questo impegno professionale a scuola sono meno le situazioni al limite segnalate al servizio sociale del Comune”.
“Sono gli stessi studenti e le famiglie – ha spiegato l’assessore Giovanni Iacono – che hanno richiesto l’intervento delle equipe ed è per questo motivo che abbiamo rivisto radicalmente le modalità del servizio, inserendo tra i nuovi compiti quello di favorire l’incremento della coesione sociale nell’ottica di sviluppo di comunità, della partecipazione attiva, dell’impegno civico, della cultura della vita per contrastare la subcultura dello sballo, della violenza tra i giovani, del bullismo, delle dipendenze. Altri progetti importanti hanno riguardato il coinvolgimento delle madri di ragazzi stranieri, percorsi che stanno offrendo, empiricamente, la dimostrazione di cambiamenti culturali di integrazione, di “reciproca” accoglienza, di riconoscimento del valore dell’essere donna. La realtà scolastica è straordinaria e per essere proiettata al futuro, ha bisogno della cura, della fiducia e dell’amore di ognuno”. L’incontro di ieri, al quale erano presenti anche il dirigente della pubblica istruzione e servizi sociali, Salvatore Guadagnino, la responsabile del servizio istruzione del Comune Patrizia Calabrese e la responsabile assistente sociale Maria Carfì, è servito anche per definire gli ulteriori interventi tesi a rafforzare la multidisciplinarietà e interazione nello scambio di esperienze tra le equipe e gli ulteriori interventi da attuare, tesi a contrastare la dispersione scolastica.