Ragusa – Caro prezzi, situazione insostenibile e cantieri chiusi a Ragusa. “Le nostre imprese faticano nell’approvvigionamento dei materiali a causa anche della chiusura degli impianti di produzione. Questo stato di fatto si riverbera nei prezzi sempre più alti e, nei fatti, incontrollabili, che inducono alla sempre più prossima chiusura dei cantieri”. Questo è il grido di allarme del Presidente di ANCE Ragusa, Giorgio Firrincieli, che rilancia quello del Presidente di Ance nazionale, Gabriele Buia, alla luce del peggioramento delle condizioni del mercato delle costruzioni delle ultime settimane.
“I nostri associati incessantemente ci fanno partecipi di una situazione ormai fuori controllo, e riteniamo che le misure varate dal Governo finora non risolutive del problema. Negli ultimi giorni, infatti, i prezzi dei materiali dei costruzioni che già erano pressoché raddoppiati nell’ultimo anno sono ulteriormente schizzati. In particolare risultano ormai praticamente irreperibili se non a costi insostenibili bitume, acciaio e alluminio e tanti altri ancora.
A peggiorare ulteriormente le cose il macroscopico rialzo di gas e carburante che sta mettendo in ulteriore seria difficoltà il trasporto dei mezzi e la gestione delle consegne. Parecchi associati ci hanno comunicato il loro intendimento di fermarsi e chiudere i cantieri, mentre altri li stanno già chiudendo. Così non si va da nessuna parte e le opere del PNRR non potranno essere realizzate entro le stingenti date di scadenza. “Occorrono contromisure efficaci come l’adeguamento automatico dei prezzi obbligatorio per tutte le stazioni appaltanti e misure reali di compensazione degli aumenti subiti”, conclude Firrincieli. “Il grido di allarme lanciano da ANCE a tutti i livelli, nazionale, regionale e territoriale, non può essere ignorato e merita risposte concrete e immediate”.