Palermo – Anche i balneari siciliani questa mattina in piazza a Roma per protestare contro la proposta di legge delega del Governo per la riforma delle concessioni demaniali dalla quale è stato pure eliminato il riconoscimento dell’intero valore commerciale a titolo di indennizzo per i gestori uscenti. Una manifestazione organizzata da Sib e Fiba, le due federazioni che fanno riferimento rispettivamente a Confcommercio e Confesercenti, che ha portato in piazza Santi Apostoli centinaia di gestori degli stabilimenti balneari di tutta Italia.
Intanto, l’iter della riforma delle concessioni demaniali marittime procede spedito e nei prossimi giorni si saprà se i miglioramenti richiesti da Regioni e associazioni di categoria avranno un riscontro concreto. Martedì scorso, la X commissione del Senato ha ricevuto in audizione le sigle sindacali del settore e lunedì prossimo scade il termine per la presentazione degli emendamenti; dopodiché il testo passerà al voto in aula.
“Non c’è più tempo – ha dichiarato Ignazio Ragusa, presidente Sib Sicilia, presente alla protesta di oggi assieme a un consistente numero di operatori del settore arrivati dall’isola per dire no a queste decisioni penalizzanti – siamo qui per difendere il lavoro delle nostre famiglie e il lavoro dei nostri dipendenti. Abbiamo preso dallo Stato in affitto un posto auto, ci abbiamo parcheggiato la nostra autovettura (la nostra azienda), abbiamo lavorato per migliorarla con fatica e sforzi. Adesso lo Stato ci dice che mette a gara il nostro posto auto: peccato che mettendo a gara il posto auto mette a gara, a titolo gratuito, anche la nostra azienda, il lavoro di una vita.
E non è giusto e siamo qui per protestare. La norma sui balneari metterà in difficoltà e bloccherà tutto il sistema di offerta turistica della nostra regione che ha contraddistinto la qualità del sistema siciliano.
Per le amministrazioni locali è impensabile gestire centinaia di migliaia di gare tutte nello stesso momento che porterebbero a infiniti contenziosi; non ci sono neanche i funzionari a sufficienza per gestire una cosa di questo genere. Sarebbe certamente di maggiore buon senso aprire un ragionamento più ampio, a partire dalla riforma strutturale del demanio. Ma un’apertura in questo senso non basterebbe: servono comunque correzioni sostanziali”. Alla Sib Sicilia arriva il supporto di Confcommercio regionale con il presidente Gianluca Manenti: “E’ una protesta sacrosanta e, adesso, è necessario sviluppare il dialogo necessario per arrivare il prima possibile a una soluzione condivisa. Stiamo mettendo a rischio il posto di lavoro di numerose persone e questo non è ammissibile”.